Inter-Napoli, l’analisi tattica: quanti errori tecnici!

Analisi Inter-Napoli, quanti errori in fase di impostazione!

Arek Milik
Arek Milik © Getty Images

Il Napoli cade a San Siro: per l’Inter decide nel finale un gol di Lautaro Martinez. Poche occasioni create dagli azzurri. 

“Boxing Day” da dimenticare per il Napoli. Dopo i “buu” razzisti indirizzati a Koulibaly e le due espulsioni rimediate dallo stesso difensore senegalese e da Insigne, gli uomini di Ancelotti sono tornati a casa a mani vuote. Un diagonale vincente di Lautaro Martinez ha regalato tre punti preziosi all’Inter, capace così di riavvicinarsi in classifica proprio al Napoli attualmente in seconda posizione. Spalletti ha cercato di ingabbiare, con buoni risultati, la squadra di Ancelotti aggiungendo un centrocampista in più e optando così per il 4-3-3 con Brozovic in cabina di regia. La mossa a sorpresa di Callejon  come terzino destro per mettere in difficoltà la corsia sinistra dei nerazzurri è stata modificata dopo venti minuti a causa dell’infortunio di Hamsik con l’entrata in campo di Maksimovic, più difensivo rispetto all’esterno spagnolo. Il Napoli ha pagato comunque i numerosi errori che ha collezionato in fase di impostazione: Koulibaly, Allan e Insigne non hanno apportato qualità alla manovra offensiva degli azzurri.  Tanti passaggi sbagliati a pochi metri con il talento di Frattamaggiore che è stato il peggiore in campo.

Inter-Napoli, il buco a centrocampo di Ancelotti

La capacità di palleggio di Brozovic e compagni hanno portato allo sfinimento i centrocampisti centrali del Napoli. Il croato, schierato in cabina di regia, si abbassava spesso tra i due centrali dell’Inter per attrarre Allan e Zielinski portandoli fuori dalla loro zona di competenza. Questa strategia di Spalletti alla lunga ha pagato regalando così una vittoria speciale dell’Inter nonostante una notte da dimenticare per gli episodi fuori dal campo.

 

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