Cagliari-Napoli Milik – L’attaccante polacco degli azzurri ha segnato su punizione alla Sardegna Arena proprio come lo scorso febbraio Mario Rui.
Il minuto è lo stesso, lo stadio è lo stesso la posizione più o meno è quella, anche il piede, il mancino, non è diverso: l’unica cosa che cambia tra quanto accaduto a febbraio e quanto accaduto ieri alla Sardegna Arena è l’interprete del calcio di punizione. Se nella ‘manita’ della scorsa stagione era stato bravo Mario Rui a piazzare la palla alle spalle del portiere facendola abbassare nel modo giusto, oggi a mettersi sugli scudi è Arkadiusz Milik. L’attaccante polacco del Napoli ha regalato il gol vittoria contro il Cagliari con un calcio piazzato poco oltre il limite dell’area di rigore, facendo ritornare in mente il gesto del suo compagno di squadra appena qualche mese fa.
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Cagliari-Napoli Milik, come Mario Rui ma con un diverso peso
Quello che cambia tra la punizione di Mario Rui e quella di Milik alla Sardegna Arena in pochi mesi, dunque, oltre all’interprete è il peso del gol. Se a febbraio gli azzurri confermavano il proprio primato (prima di cadere al San Paolo con la Roma ed iniziare una fase calante), ora Ancelotti sta lottando per tenere il passo di una Juventus che nessuno riesce a fermare. Inoltre il gol della scorsa stagione altro non era che la ciliegina sulla torta, l’ultimo di 5 gol che hanno stordito il povero Cragno tra i pali. Stavolta invece la rete del polacco è valsa al Napoli una vittoria pesantissima, evitando un pareggio che avrebbe regalato ai bianconeri il titolo di ‘campioni d’inverno’ con largo anticipo. Ancora una volta, dopo la difficile trasferta di Bergamo, è Milik a togliere le castagne dal fuoco e a risolvere i problemi della sua squadra. I numero ’99 ha saputo prendersi una responsabilità enorme e ne ha avuto ragione, dimostrando che in certe occasioni è lui a dover salire in cattedra. Con buona pace per tutti, Dries Mertens compreso.
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