I tifosi del Napoli hanno tributato grossi applausi a Meret, Ghoulam e Younes: tutti loro all’esordio stagionale hanno fatto bene, saranno molto utili.
Sono tanti gli argomenti di interesse all’indomani di Napoli-Frosinone. Una partita che gli uomini di Carlo Ancelotti sono riusciti a vincere in maniera più che agevole, incrementando la sempre utile differenza reti e staccando in maniera importante l’Inter. La Juventus capolista resta lontana, ma gli azzurri hanno ribadito per l’ennesima volta che soltanto loro possono tentare di dare fastidio ai bianconeri, piaccia o non piaccia alla stampa del Nord. Quella di ieri non è stata poi una gara come le altre. Se è vero che c’è stata l’ennesima formazione diversa dell’era Ancelotti, va sottolineato anche come tre calciatori abbiano calcato per la prima volta il manto erboso con la maglia azzurra nella stagione in corso. C’era curiosità soprattutto per Alex Meret: il giovane portiere friulano, al rientro dopo l’infortunio sfortunatissimo in cui era incappato al secondo giorno di ritiro estivo, ha effettuato una sola parata – non molto difficoltosa – denotando sicurezza e riuscendo comunque a fare capire che il Napoli ci ha visto giusto scegliendo lui per la porta in futuro.
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Napoli, i lungodegenti tanto attesi fanno tutti bene
Molto atteso era anche il ritorno di Faouzi Ghoulam in campo, oltre tredici mesi dopo l’ultima apparizione che risaliva al 1° novembre 2017 in Champions League. In quel maledetto incontro contro il Manchester City iniziò il calvario dell’algerino, fino a quel momento tra i primi tre terzini sinistri in Europa per rendimento. Poi ci fu il nuovo incidente di gioco, quando la luce in fondo al tunnel sembrava vicina. Dopo il legamento, ecco la rottura della rotula all’altra gamba. Ma adesso tutto questo è alle spalle e Ghoulam, che ha concluso Napoli-Frosinone anche con la soddisfazione di tenere la fascia di capitano al braccio, ha giocato per tutti i 90′ correndo, sfornando un assist e tanti altri passaggi e cercando anche il gol.
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Younes, che gradita sorpresa
E non è stato da meno Amin Younes. Il numero 34 azzurro aspettava da parecchio tempo questo momento. Dopo ‘la ribellione’ dello scorso inverno, il tedesco di origini libiche si è ravveduto nel corso del 2018, tanto da apparire sempre sorridente nel ritiro del Napoli a Dimaro. Il sorriso non gli è mai andato via anche dopo la rottura del tendine d’Achille, che lo ha costretto ad uno stop di circa cinque mesi. Younes ha capito gli sbagli ammettendo di aver seguito i consigli sbagliati da parte di chi avrebbe dovuto tutelarlo. Ed ora è a tutti gli effetti pronto ad aiutare Ancelotti ed i compagni di squadra. La sua prova è stata buona, l’ex Ajax è un ‘irriverente’ palla al piede al pari di Ounas ed il fatto di averlo ingaggiato a parametro zero testimonia tutta la sagacia di Giuntoli nel saper rafforzare la squadra.
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Il Napoli di Ancelotti diverso da ogni altro Napoli del passato
E dopo Napoli-Frosinone si potrebbe parlare anche delle ottime prestazioni dei vari Ounas, Luperto, Malcuit, di un ritrovato Zielinski, tutti parte integrante di un progetto tecnico che non potrà fare altro che migliorare di anno in anno con la sapiente gestione di Carlo Ancelotti. Mai come quest’anno le premesse lasciano ben sperare per una squadra alla quale manca veramente soltanto la vittoria di un trofeo prestigioso. Aspettare e guardare gli altri farlo è sempre brutto, ma adesso le sensazioni sulla necessaria crescita tecnica e di mentalità hanno raggiunto livelli mai conosciuti in passato. Il tutto grazie alla continuità iniziale che Ancelotti ha saputo dare con la bella gestione Sarri, dalla quale si è poi via via distaccato imponendo le proprie convinzioni. Di fatti il Napoli di oggi non è più quello del 2017/2018.
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