Alex Meret si è lasciato il brutto infortunio di luglio alle spalle. Il ragazzo è del tutto guarito ed ora tocca solo ad Ancelotti farlo esordire.
È stato uno degli acquisti più altisonanti del Napoli, ed ora Alex Meret si è messo alle spalle la sfortuna che ha accompagnato i suoi primi mesi in azzurro. Il giovanissimo portiere friulano, acquistato a peso d’oro dall’Udinese per oltre 25 milioni di euro, si era fatto male al suo secondo giorno di ritiro. La frattura al braccio in cui era incappato ha fatto si che l’estremo difensore che si è fatto le ossa alla SPAL saltasse buona parte della prima metà di stagione. Adesso però il peggio è alle spalle. Meret si allena già da qualche settimana a pieno regime con gli altri compagni di squadra e presto dovrebbe essere incluso nell’elenco dei convocati da parte di Carlo Ancelotti per quelli che saranno i prossimi impegni del Napoli. La cosa è confermata a anche dal suo procuratore, Federico Pastorello. A Radio CRC l’agente di Meret afferma che il giovane ha pienamente recuperato da quel brutto incidente di gioco risalente a metà luglio e che ora saranno Carlo Ancelotti e lo staff medico del Napoli a decidere quale sarà il momento migliore per portarlo almeno in panchina.
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Meret, il peggio è stato superato: Ancelotti può convocarlo
Certamente anche per Meret è previsto l’inserimento nell’undici titolare, cosa che ha riguardato tutti i componenti della rosa azzurra. “Il peggio è passato”, afferma Pastorello al conduttore di ‘Un Calcio alla Radio’, Umberto Chiariello. Il 21enne di Udine rappresenta un patrimonio sia per il Napoli del futuro che del calcio italiano. C’è la ferma volontà da parte della società di Aurelio De Laurentiis di affidare a lui la porta azzurra in futuro. Nel frattempo la presenza di uno dotato di una grande esperienza internazionale come Ospina nonché di Karnezis, che ha avuto modo di vederlo crescere all’Udinese, non possono che rappresentare una importante garanzia nel processo di maturazione di un calciatore che comunque ha già fatto intravedere di possedere mezzi tecnici e caratteriali non comuni per un giovane della sua età-
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