Champions League Napoli, deja-vu da incubo: la storia che non deve ripetersi
Champions League Napoli – Gli azzurri più di una volta hanno disputato brillantemente il torneo ma ne sono usciti per cause di forza maggiore.
La legge di Murphy applicata al calcio: se qualcosa può andare storto ci sarà di mezzo il Napoli. Davvero incredibile, sta diventando una specie di barzelletta. Corsi e ricorsi storici, il Napoli è l’unica squadra della storia ad essere arrivata seconda in campionato con 91 punti ed è l’unica squadra della storia ad essere uscita dai gironi Champions con 12 punti. Adesso la storia rischia tragicamente di ripetersi: 9 punti anziché 12 e qualificazione che potrebbe giocarsi sulle cervellotiche regole della classifica avulsa e sul filo di una sola rete. Quella segnata da Ben Nabouhane al 57mo di Napoli-Stella Rossa, che cambia la differenza reti in favore del Liverpool in caso di arrivo in parità e Paris Saint Germain vincente.
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Champions League Napoli, la beffa del 2013 e non solo
Proprio come il grottesco autogol di Zuniga del 2013 col Borussia Dortmund, che a fine girone fece la differenza e qualificò i tedeschi nonostante una splendida vittoria dei partenopei sull’Arsenal al San Paolo. Le lacrime di Higuain diventarono l’emblema dello stato d’animo di tutti i tifosi azzurri. Ora il crocevia è di nuovo Anfield, dove il Napoli ha già avuto una beffa clamorosa 8 anni fa, nel novembre 2010. Lavezzi illuse gli azzurri, poi entrò Gerrard e cambiò la storia di quella partita. L’11 dicembre non ci sarà Lavezzi e non ci sarà neppure Gerrard, ma ci saranno tanti fantasmi sulla testa dei tifosi azzurri. Fantasmi che – non dimentichiamolo – possono essere scacciati con una vittoria, con un pareggio o con un’altra serie infinita di possibilità favorevoli agli azzurri. Per sfatare il mito, per battere anche la sfortuna e cambiare il corso della storia. In fondo la legge di Murphy è come tutti gli altri tabù: prima o poi la soluzione arriva sempre.