Il match Napoli-Chievo va del tutto dimenticato sul piano del risultato, mentre le negatività serviranno per migliorare. Ma alcune critiche vanno evitate.
Napoli-Chievo si è conclusa ieri con un esito del tutto sorprendete. La partita è finita al triplice fischio finale dell’arbitro Chiffi di Padova con un risultato di 0-0 che ha soddisfatto enormemente soltanto la compagine ospite, brava a fare le barricate ed a difendersi per tutto l’arco dei 90′, salvo qualche sporadica incursione in area azzurra. È chiaro che il risultato è stato negativo, perché adesso, classifica alla mano, la Juventus si è allontanata e si trova a + 8 sugli uomini di Carlo Ancelotti, fermi a 26 punti. E subito dietro c’è l’Inter che può prendere coraggio da questo passo falso del Napoli. Ad Insigne e compagni non resta che sperare nel mese di dicembre, quando il calendario sulla carta dovrebbe arridere di più agli azzurri rispetto ai bianconeri. Fermo restando però che entrambe sfideranno nel mese che sta arrivando l’Inter. Ma tutti gli altri incontri sono alla portata del Napoli. E bisognerà assolutamente evitare epiloghi come quello di ieri.
Anche se va detto che, con tutti i difetti evidenziati da alcuni singoli (Zielinski su tutti) la squadra la sua partita votata totalmente al gioco offensivo l’ha fatta. I due pali colpiti da Insigne e Koulibaly non possono essere una attenuante, ma sono comunque un fattore da considerare. Proprio come avvenuto in Champions League contro la Stella Rossa alla prima giornata. Se la staffilata di Insigne non fosse andata ad infrangersi contro la traversa avremmo parlato di altro in quella circostanza: di dominio sul piano del gioco e vittoria meritata. E sarebbe avvenuto lo stesso anche ieri con la buona sorte ad arridere al Napoli anziché far naufragare contro il montante ogni tentativo di aggiudicarsi la partita. Pali e traverse colpiti dagli azzurri cominciano ad essere tanti in stagione. Questo vuol dire che la squadra gioca, crea e si impegna. E farlo contro compagini che si difendono per l’intero incontro non è facile.
Per cui inciampare come è successo in Napoli-Chievo è purtroppo un qualcosa da dover mettere in preventivo ogni tanto. È successo anche alla Juventus col Genoa, per dire. Ma quel che davvero non si può accettare sono le critiche ad Ancelotti, che già qualcuno ha voluto buttare nella polvere. Il Napoli ha sbagliato soltanto ‘una partita e mezzo’ fin qui. Contro la Sampdoria, dove ogni critica risultava davvero fondata e giustificata (ed Ancelotti era stato il primo a dirlo) e parte della gara con la Juventus, dove l’averla messa sul piano fisico era stato un errore, accentuato poi dall’inferiorità numerica per buona parte del secondo tempo. Per il resto quel che gli azzurri hanno fatto, tanto in Serie A quanto in Champions League, con quei calendari, è stato egregio.
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