Parla Lorenzo Insigne: “Ancelotti ha dato una mentalità vincente al Napoli. C’è tanta voglia di sgambettare la Juventus”. E parla di Ventura.
Lungo intervento di Lorenzo Insigne in conferenza stampa da Coverciano, dove è impegnato con l’Italia. Il fuoriclasse del Napoli ha detto quanto segue. Prima un intervento sull’ex ct Giampiero Ventura, che dopo appena un mese ha lasciato la panchina del Chievo, prossimo avversario proprio del Napoli. “Non ha fatto bene in Nazionale, ma la sua è una bella carriera nella quale ha sempre dimostrato di valere. Non so però cosa sia successo a Verona, Pellissier ne sa più di me e spiace per come è finita. Il Napoli ha acquisito una mentalità maggiore grazie ad Ancelotti, per certi versi con Mancini è la stessa cosa. Il modo di gestire i calciatori è simile, spero di dare all’Italia lo stesso contributo che sto fornendo al Napoli”. Nell’Italia ci sono anche gli amici Verratti ed Immobile: “Con loro a Pescara sono stato benissimo. Con la Nazionale non ho alcun problema a giocare così largo, l’ho già fatto altre volte. Con Berardi e Chiesa formiamo un terzetto di qualità, ma quel che conta è come gioca la squadra”.
Insigne sul Napoli: “È giunto il tempo di vincere”
L’Italia può puntare al primo posto nel girone di Nations League battendo il Portogallo: “Difficile ma non impossibile”, afferma Insigne. “La nostra è una grande squadra e siamo forti, in più avremo il fattore campo del ‘Meazza’ dalla nostra parte. Ci dobbiamo provare. Sulla Juventus: “Al Napoli abbiamo tanta voglia di spodestare i bianconeri, ma guardiamo a noi stessi ed al nostro calendario. Mi dispiace se non gioco o se vengo sostituito, in passato ho avuto delle reazioni sbagliate ma ora sono cresciuto e ho capito che non bisogna fare polemiche. Il Napoli deve vincere qualcosa ormai, abbiamo tutto per trionfare e ci dovremo riuscire. Il campionato è lungo e la squadra può dire la sua”. Insigne è un ‘piccoletto’. “Ma questo non vuol dire nulla, quel che conta in campo è come usi i piedi e la testa. Il gruppo a Coverciano intende portare la Nazionale il più in alto possibile. Ci manca cattiveria sotto poco ed infatti non abbiamo segnato molto, ma la situazione non può che migliorare”.
L’intuizione di Ancelotti: “Il mister ha scelto modulo e la mia posizione”
Giusto un anno fa ci fu l’eliminazione ai playoff per i Mondiali contro la Svezia. “Andò male, ma bisogna guardare avanti. Proprio come dovrà fare il Napoli in Champions. Di questo ho scherzato con Verratti, nessuno credeva al mio club in Europa ed ora ce la giochiamo con Liverpool e PSG”. Su Mancini: “Ha dovuto cambiare qualcosa, ma lavorare una volta ogni tot mesi non è semplice. Al Napoli invece Ancelotti ha avuto l’intuizione di scegliere il 4-4-2 come modulo di riferimento. Lì da esterno non ho giocato bene con la Sampdoria, allora il mister mi ha spostato più vicino alla porta e mi piace stare lì. Sono molto contento. Ancelotti purtroppo l’ho incontrato tardi, lavorare con lui è un piacere. Non alza mai la voce e sorride sempre”.
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