Barella al Napoli: è questo il sogno della dirigenza del club campano, che non molla gli occhi dal giovane talento del Cagliari.
Giovanissimo, talentuoso e grintoso più che mai, il giovane profilo seguito dal Napoli si chiama Nicolò Barella e da un paio d’anni sta mostrando un potenziale più unico che raro. I suoi esordi da professionista risalgono al 2015, quando il Cagliari scorge di avere nella propria primavera un talento di rara bellezza. Dopo aver esordito con sporadiche presenze sia in Coppa Italia che in Serie A, l’allora diciassettenne cagliaritano si trasferisce, a titolo temporaneo, a Como. La sua fase di maturazione comincia lentamente. Il Como retrocede in Lega Pro e lui riesce ad accumulare una quindicina di presenze prima di tornare nuovamente in Sardegna, dove il Cagliari ha riottenuto al promozione nella massima serie. La sua affermazione avviene quasi per caso: dopo una serie di infortuni riesce, per necessità, a scalare le gerarchie a soli 19 anni, ritrovandosi titolare con la sua squadra e disputando una grande stagione, sia dal punto di vista individuale che di gruppo. I sardi ottengono infatti la salvezza.
Barella al Napoli: la salata verso la nazionale
A soli 20 anni diventa il capitano, scrivendo un record storico per il club rossoblu. Ventura lo ha convocato per la prima volta in nazionale nel 2017, ma l’esordio è arrivato con Roberto Mancini lo scorso ottobre. Oggi è uno dei giovani talenti più promettenti del panorama italiano e non solo, e diverse squadre fanno la corte a Giulini per accaparrarselo. Anche il Napoli è su di lui, folgorato dal grande carisma che in così pochi anni è stato in grado di mostrare il ragazzino con la 18 sulle spalle. Una corsa eccezionale, grande recuperatore di palloni ma abile anche nel servizio ai compagni, Barella è un centrocampista tuttofare dotato di aggressività e qualità al tempo stesso. La dote che Ancelotti potrebbe amare più di tutte è la sua duttilità: mediano, centrale, trequartista, non importa. Per il giovane Nicolò l’importante è giocare e fare bene. Con lui gli azzurri riuscirebbero a portare a casa un talento utile per l’oggi e per il domani. Convincere il Cagliari a cederlo non sarà semplice, ma per un ragazzo così prematuro potrebbe valerne vale la pena.