Koulibaly: “Assurdo fischiare Insigne col Napoli e applaudirlo con l’Italia”

Barcellona su Koulibaly
Napoli-Liverpool, Koulibaly contro Liverpool © Getty Images

Kalidou Koulibaly parla del razzismo diffuso nel calcio italiano e non solo: “Fischiano me, ma anche Insigne perché napoletano. Poi con l’Italia…”

Nell’intervista concessa oggi da Kalidou Koulibaly al ‘Corriere dello Sport’ c’è stato un ampio spazio riservato all’odiosa piaga del razzismo, che infesta il calcio italiano ma anche altri ambiti del nostro paese. Il centrale del Napoli rivela di essere stato avvertito che l’Italia era un paese fortemente razzista. “Quando firmai per il mio attuale club alcuni mi misero in guardia su questo triste aspetto. Io però volevo constatare di persona e non per sentito dire. Mi è capitato in molti stadi di essere fischiato per il colore della mia pelle, soprattutto a partire dalla seconda stagione. Ed è una cosa che mi da estremamente fastidio e che non accetto. Perché è un qualcosa di odioso rivolto non solo contro di me ma contro i napoletani per estensione, e contro la gente del Sud. Mi dispiace molto perché quando ti trovi in un Paese dove devi comunicare un senso di appartenenza e poi inciti all’odio contro chi è del Meridione oppure fai cori razzisti, finisci col contraddire te stesso.

Koulibaly: “Quanto razzismo in Italia, guardate Insigne”

Il senegalese continua: “Io prendo come esempio il mio amico Lorenzo Insigne: fischiato in ogni stadio d’Italia quando andiamo lì a giocare col Napoli perché napoletano. Ma quando poi va in quegli stessi luoghi con la maglia della vostra nazionale come deve essere trattato? Veramente non riesco a rendermi conto di questa cosa. L’Italia deve decisamente migliorare sotto questo aspetto, ed imparare magari dalla Francia, che è multietnica e consente la convivenza serena fra tutte le razze. Il fatto che abbiano vinto il Mondiale anche nel nome della diversità è la cosa più bella che possa succedere.

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