La prestazione degli azzurri in Udinese-Napoli di ieri ha rasentato la perfezione. Qualche difetto non è mancato ma con Ancelotti tutto è più facile.
Dopo Udinese-Napoli di ieri abbiamo visto l’ennesima squadra azzurra diversa per formazione ma sempre uguale per capacità di sbranare la partita e l’avversario. C’è stato un altro incontro dominato dall’inizio alla fine, e poco importa se qualche volta la coppia Koulibaly-Albiol abbia vacillato (esclusivamente per lo spagnolo, in verità): il fatto di aver concluso la terza partita di fila a reti inviolate e con l’alternanza Karnezis-Ospina che sta portando solamente buone indicazioni la dice tutta sul valore di questa squadra. Ormai l’abbiamo capito: il Napoli di Carlo Ancelotti è camaleontico, trasformista, poliedrico…si affida a tutti, come dimostrano i gol dei subentrati Fabian Ruiz e Rog, e riesce sempre a spuntarla. I passi falsi contro Sampdoria e Juventus alla fine hanno delle spiegazioni: si è peccato di mentalità la prima volta, di fisicità la seconda. Ma fa parte del passato, e le vittorie in serie come quella di ieri alla fine cancellano tutto.
Udinese-Napoli, altra grande prova di carattere e di squadra
Specialmente se poi le concorrenti incappano in un rovinoso passo falso. Allegri era sicuro di vincere, “per mettere pressione al Napoli“. La calma olimpica di Ancelotti alla fine lo ha punito. Chi parla di pressione per gli azzurri francamente ne capisce poco di come funzionano certe cose nel calcio. Perché questa squadra ormai vince da grande, e se la giocherà fino alla fine. Ancelotti fu chiaro: “Sono qui per vincere”. Ed i risultati gli stanno dando ampiamente ragione. Come sempre avviene dopo un radicale cambiamento, occorre un pò di tempo affinché tutte le componenti nuove trovino il giusto equilibrio con quelle vecchie. Ed ora le cose non potranno che migliorare.