Dopo l’enorme polverone sollevato dal capitano dell’AfroNapoli femminile Titty Astarita, esclusa dalla squadra perché filo-leghista, arriva il comunicato della società
Ha destato enorme scandalo il caso di Titty Astarita, la capitana dell’AfroNapoli femminile esclusa dalla squadra perché candidata alle elezioni a Marano per una lista in coalizione con la Lega di Salvini. Una vicenda che ha portato ad una clamorosa protesta della squadra: ieri le ragazze dell’AfroNapoli si sono presentate alla sfida di Coppa Campania contro il Dream Team Napoli ma hanno deciso di non scendere in campo per solidarietà alla Astarita, leggendo anche un comunicato firmato da tutte le componenti della squadra. Alla trasmissione di Canale 21 ‘Campania Sport’, poi, è intervenuto un dirigente dell’Afro Napoli, Pietro Spaccaforno, che ha sintetizzato la posizione della società come “posizioni politiche incompatibili con il nostro progetto di integrazione degli immigrati e degli ultimi”, suscitando la reazione sdegnata dei conduttori e degli ospiti in studio. Ma il caso ha avuto enorme risonanza mediatica e anche per questo l’Afro Napoli ha deciso di prendere posizione sull’accaduto diramando un comunicato che spiega le ragioni della società, ferma nell’opporsi alle scelte politiche del suo capitano.
Caso Titty Astarita, il comunicato dell’AfroNapoli femminile sulla questione
“L’Afro-Napoli United non è una squadra come le altre, non ne abbiamo mai fatto mistero”. Così inizia il post su Facebook dell’AfroNapoli femminile in merito a quanto accaduto nella giornata di ieri. Un post che tiene ferma la posizione della società e spiega per quale motivo una persona come Titty Astarita, candidata per una lista alleata a Noi con Salvini, non può far parte di un progetto del genere: “La nostra realtà nasce come progetto di inclusione e integrazione per dare voce a un’Italia multietnica che già esiste e che quotidianamente è oggetto di discriminazioni e razzismo vedendosi negare diritti, uguaglianza, opportunità – si legge nel comunicato – Che compatibilità può esistere fra l’Italia dell’amministrazione leghista di Lodi che nega la mensa scolastica ai figli degli immigrati più poveri e l’Afro-Napoli? La scelta di Titty Astarita ci ha lasciato perciò esterrefatti. Ci addolora la sua perseveranza nel rifiutare il passo indietro da noi richiestole, soprattutto perché dopo un anno di partecipazione alle vicende dell’Afro-Napoli, in un ruolo chiave di rappresentanza, le dovrebbe essere stato chiaro che quella candidatura la poneva automaticamente fuori dal perimetro dell’idee-guida che sono alla base del nostro sodalizio”.
Una posizione che era stata già esplicitata dal dirigente Pietro Spaccaforno ieri sera a Campania Sport, che nel comunicato ufficiale dell’AfroNapoli assume una dimensione ancora più chiara: “L’Afro-Napoli United ha scelto di non strisciare, di non prestare il fianco a chi ha fatto dello straniero il capro espiatorio di un paese che ha ben altri colpevoli da condannare per la sua decadenza. Questo è il nostro progetto: dimostrare sul campo, con quattro promozioni in cinque anni, che il passaporto, il colore della pelle, la cittadinanza, sono solo dettagli marginali. Che l’unica razza di cui ha senso parlare è quella umana. Che l’Italia, storicamente tuttora paese di emigranti, non può sottrarsi alla sua responsabilità storica di considerare suoi figli e cittadini tutti i suoi abitanti, si chiamino Gennaro, Ambrogio, Mohamed o Igor. Noi saremo sempre intolleranti nei confronti degli intolleranti”.
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