Un tweet alquanto ambiguo quello della Juventus dopo il ricorso da parte del club bianconero per i cori di natura razzista durante la gara contro il Napoli nei confronti di Koulibaly.
“Razza. Colore di pelle. Sesso. Lingua. Stato Economico.
La discriminazione può essere di tanti tipi. Con @UNESCO, combattiamo ogni forma di discriminazione nel calcio”, così recita un tweet della Juventus dei giorni scorsi. Un po’ ambiguo il messaggio pubblicato dal club bianconero proprio dopo il ricorso per la squalifica per cori di natura razzista durante la sfida contro il Napoli. La sanzione della squalifica della Curva è stata successivamente raddoppiata con due turni di stop: “Il giudice sportivo aveva sanzionato la società bianconera “per i cori insultanti di matrice territoriale, reiterati ed aggravati dalla recidiva specifica, nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria, provenienti dalla grande maggioranza dei tifosi assiepati nel settore interessato, e pertanto percepiti in tutto l’impianto, preceduti altresì, al 6° minuto del secondo tempo, da un coro discriminatorio di matrice evidentemente razziale nei confronti del calciatore del Napoli Koulibaly”. Il ricorso della Juventus, società sportiva che da anni professa un calcio pulito, è stato presa di mira soprattutto dai tifosi partenopei che hanno deriso il “modus operandi” della società bianconera.
Razza.
Colore di pelle.
Sesso.
Lingua.
Stato Economico.
La discriminazione puo’ essere di tanti tipi.Con @UNESCO, combattiamo ogni forma di discriminazione nel calcio e celebriamo solidarietà e uguaglianza con lo #UNESCOJuventus Contest 📸#FootballPeople #PowerOfFootball pic.twitter.com/vYVzsmlQNW
— JuventusFC (@juventusfc) 11 ottobre 2018