Furto Piscina Scadone – E’ stato rubato il gabbiotto del Nuoto 2000.
Ma che fine fa tutto il materiale rubato? E mentre l’ARU (Agenzia regionale Universiadi) ha affidato tramite procedure ad evidenza pubblica l’incarico per la progettazione definitiva-esecutiva degli interventi di riqualificazione della Piscina Scandone nella città di Napoli per renderla conforme alle richieste della FISU, nell’impianto natatorio sito in Viale Giochi del Mediterraneo di Napoli continuano i saccheggi da parte di veri e propri criminali. A pagarne le conseguenze, la scorsa settimana, è stata la società sportiva Nuoto 2000 che da un giorno all’altro si è trovata di fronte al furto dell’intero gabbiotto contenente ogni attrezzatura sportiva per giocare a pallanuoto. Un danno economicamente consistente, ma anche difficile da mettere in atto per persone “estranee” all’ambiente. Il gabbiotto pesa centinaia di chili e per portarlo via non ci si può improvvisare. Non basta qualche minuto e soprattutto senza un camion a disposizione è davvero impossibile trasportarlo.
Furto Piscina Scadone, episodio simile alla Massimo Galante
E come se non bastasse, l’impianto comunale dovrebbe essere sotto la severa sorveglianza dei guardiani, bravi evidentemente solo a decidere chi può e chi non può parcheggiare all’interno dello stabile durante le partite di cartello. La scorsa estate a subire atti vandalici e criminali era stata la Piscina Massimo Galante di Scampia, che oltre a vetri rotti e muri imbrattati, ha dovuto far fronte al saccheggio di materiale sportivo e soprattutto dei defibrillatori posti all’interno dell’impianto. Nonostante la denuncia, il materiale non è mai stato ritrovato. Ci piacerebbe immaginare che almeno, dopo questi furti, questi delinquenti si dedicassero alla pallanuoto nelle loro piscine. Ma la pallanuoto non è poi così seguita e quindi ci risulta difficile. E allora, che fine farà tutto questo materiale pallanuotistico? C’è un mercato parallelo pure per le palle e le calottine?
Piove sul bagnato, anche in piscina.