Carlo Ancelotti ha vinto Torino-Napoli di ieri fin dal mattino in cui si è svegliato in albergo: gli azzurri dominano e trovano l’assetto definitivo.
La vittoria ottenuta ieri dagli azzurri in Torino-Napoli è in qualche modo speciale. Perché per la prima volta si è vista una supremazia totale da parte degli uomini di Carlo Ancelotti, che mai hanno subito gli avversari. A fine partita Walter Mazzarri ha ammesso candidamente di aver ricevuto una lezione tattica, e quel che più conta è che le critiche immediatamente successive alla partita contro la Stella Rossa siano state spazzate via. Dopo lo 0-0 in Champions il Napoli era stato accusato di non saper segnare, in un’altra partita dominata ma che con due traverse colpite aveva penalizzato eccessivamente Insigne e compagni. Proprio Lorenzo veste ora i panni di uomo copertina. Aveva deciso il match interno contro la Fiorentina, era stato ad un passo dallo sbloccare quello con i serbi, e ieri è esploso in tutto il suo estro. Con due gol da centravanti di razza. Ancelotti lo ha posto lì, davanti alla porta avversaria, nel 4-4-2 elastico che sembra calzare proprio a pennello al Napoli.
Ed i risultati si sono visti. L’allenatore azzurro ha ammesso in conferenza stampa dopo Torino-Napoli: “Questo è il modulo che più sembra adatto alle nostre caratteristiche”. Uno schema che gode dell’apporto di Callejon e Mertens e della loro capacità di corsa in fase difensiva, con i due pronti poi a prorompere in fase di attacco con un letale 4-2-3-1. Questa cosa si è vista in particolare sul secondo e sul terzo gol, con anche la partecipazione di Verdi in occasione della sua marcatura. Ottimo anche il gioco di sovrapposizioni, Luperto è stato molto positivo in occasione del suo debutto assoluto da titolare. Peccato solo per il fallo da rigore che ha impedito al Napoli di chiudere per la terza volta consecutiva con la propria porta inviolata. E come ha ricordato Carlo Pellegatti a pressing, “Ancelotti è un vero genio. Nella finale di Champions League del 2005 schierò contemporaneamente Pirlo, Seedorf, Kakà, Shevchenko e Crespo. Col Torino ha mandato in campo contemporaneamente Hamsik, Callejon, Verdi, Mertens ed Insigne”.
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