Manca sempre meno tempo alle Universiadi 2019 e Napoli sembra ancora in alto mare: riepiloghiamo la situazione, sperando di evitare la “zona Cesarini”
8000 atleti, 170 nazioni previste. A meno di 10 mesi dall’inizio delle Universiadi 2019 (dal 3 al 14 luglio), a Napoli sono ancora tanti gli interrogativi sull’organizzazione dell’evento.
Per chi sognava di veder sorgere un villaggio olimpico all’interno della Mostra D’Oltremare dovrà aspettare di vedere Napoli un’altra volta in prima linea come città ospitante di un grande evento. L’Universiade è una manifestazione sportiva multidisciplinare rivolta ad atleti universitari provenienti da ogni parte del mondo. E’ seconda solo ai Giochi Olimpici per importanza e numeri di partecipanti. Insomma, un evento più unico che raro che potrebbe, o forse avrebbe potuto, investire la città di Napoli sotto tutti i punti di vista.
Ma qual è la situazione attuale nell’organizzazione delle Universiadi?
Alcuni bandi per l’assegnazione delle strutture sportive appaiono ancora non assegnati e così i tempi di consegna delle strutture sono state prorogate da fine aprile 2019 a fine maggio 2019. Gli 8000 atleti verranno sistemati su due navi da crociera ormeggiate nel porto di Napoli (accordi con MSC ancora non sottoscritti), nei dormitori del polo universitario di Fisciano, in alcuni alberghi a Caserta e nel caso non dovessero bastare i posti, anche in alcuni alberghi a Via Brin a Napoli.
Ma niente paura, le strutture saranno tutte a 4 stelle e avranno il wifi gratuito.
Gli atleti verrano organizzati nelle varie sedi in base allo sport praticato e dalla vicinanza dell’impianto sportivo. Quindi si avranno vari campionati di diverse discipline, tutti separati tra loro, nelle varie province campane, altro che integrazione e universalità.
Inoltre, non avendo ancora stabilito con certezza le varie sedi, mancano all’appello i piani di sicurezza e di viabilità, che di sicuro non saranno facili da stilare.
“Arriveremo fino alla fine con problemi – dichiara il sindaco di Napoli De Magistris – ma siamo concentrati per risolverli” .
Ma perché bisogna sempre ridursi all’ultimo momento?
E’ andata bene sabato all’Inter contro la Samp grazie a un destro di Brozovic al 94esimo, andava bene al Napoli di Mazzarri che però va ricordato che poteva contare su uno strepitoso Cavani.
Ma per costruire qualcosa di grande, qualcosa che possa coinvolgere ed emozionare un’intera città, non ci si può affidare sempre alla zona Cesarini sperando che dal cilindro esca sempre il coniglio magico.
di Eliana Acampora
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