Anche in Torino-Napoli vedremo una squadra azzurra in una versione inedita, con un modulo del tutto nuovo. Ancelotti conferma “le tante identità tattiche”.
Il Napoli di Carlo Ancelotti presenta l’inedita novità di cercare più soluzioni tattiche, a seconda dell’avversario di riferimento. L’allenatore aveva espresso la propria volontà di volere una squadra “con più identità”, e così sta avvenendo. Al contempo occorre trovare comunque una quadratura del cerchio per avere una base di riferimento. In tale ottica la certezza è il reparto difensivo, che è reduce anche da due partite senza gol subiti, dopo che nelle prime tre giornate di campionato si erano visti parecchi errori. Contro Fiorentina e Stella Rossa il Napoli non ha praticamente subito tiri in porta, tenendo sistematicamente chiusi gli spazi che si erano invece aperti in maniera preoccupante contro Lazio, Milan e Sampdoria. E da qui occorre sempre ripartire di gara in gara, cercando poi di mettere nelle migliori condizioni possibili gli elementi che andranno a comporre il centrocampo e l’attacco. Oltre a variare moduli – il Napoli ha giocato in 5 gare con 4-3-3-, 4-2-3-1 e 4-4-2 – Ancelotti ha anche cambiato posizione a diversi uomini a sua disposizione.
Torino-Napoli, più moduli per il match
Segno che la duttilità può e deve essere una caratteristica da dover sfruttare. Lo avevamo già visto in campionato con alcuni esperimenti anche inattesi, come lo spostamento di Allan a terzino destro prima dell’arrivo di Malcuit. Il brasiliano però non verrà più mosso dalla mediana, della quale è diventato padrone assoluto. Per il resto Insigne, Mertens, Luperto e Zielinski possono far bene anche in altri ruoli. Resta l’incognita Hamsik-Diawara: entrambi non sembrano avere il passo giusto per poter fare da regista, e di questa cosa Ancelotti terrà sicuramente conto. In tal senso indicazioni importanti verranno tratte domani dalla partita Torino-Napoli. In Piemonte gli azzurri dovrebbero presentarti ancora con il 4-4-2 visto una settimana fa con la Fiorentina. Schema che poi, a seconda delle fasi di gioco, può mutare facilmente nei già citati 4-3-3- e 4-2-3-1.