Ancelotti sta sfruttando appieno la duttilità di Piotr Zielinski. Da interno in un centrocampo a tre a (finto) esterno del 4-4-2 con caratteristiche da trequartista.
Dal campionato alla Champions League, Piotr Zielinski è stato sempre schierato dal primo minuto da Carlo Ancelotti. Da prezioso rincalzo con Maurizio Sarri a giocatore indispensabile nello scacchiere del neo-allenatore del Napoli: così il centrocampista polacco ha conquistato il tecnico di Reggiolo. E, grazie alla sua duttilità, l’azzurro sta conquistando tutti avendo così maggiore libertà di offendere. Schierato contro Fiorentina e Stella Rossa da esterno nel 4-4-2, Zielinski ha trovato in fase di possesso la sua giusta collocazione soprattutto tra le linee dialogando nello stretto nella zona centrale del campo e lasciando di conseguenza a sinistra lo spazio per offendere a Mario Rui. Ed è uno dei pochi giocatori azzurri ad interpretare quel ruolo proprio come richiesto da Ancelotti diventando ibrido tra le due fasi di gioco. Proprio per questo Zielinski sarà uno degli uomini chiave di tutta la stagione del Napoli. Ma non è il solo. Così come Insigne che, dopo una carriera da esterno offensivo, è passato nella zona centrale del campo per sfruttare le sue qualità tecniche a supporto dell’unica punta.
Zielinski, Ancelotti innamorato di lui
Nel post-partita di Napoli-Fiorentina lo stesso Ancelotti ha esaltato le qualità del centrocampista polacco: “È un ottimo giocatore, bravissimo tra le linee. Per arrivare a De Bruyne deve crescere, ma sono molto soddisfatto. Il Napoli ha un livello qualitativo alto, io cerco di ruotare ma non è facile, perché in tanti stanno fuori”. Nell’arco dell’intera stagione con l’arrivo del tecnico di Reggiolo, Zielinski avrà possibilità di mettere in mostra tutto il suo repertorio “strappando” (come si suol dire in gergo calcistico) ogni volta che lo vorrà per mettere in apprensione le retroguardie avversarie.