Vinse scudetto e Coppa UEFA col Napoli, poi si ammalò di AIDS e morì da solo in un letto d’ospedale. L’ex moglie di Giuliano Giuliani accusa tutti.
Aveva difeso la porta del Napoli per due anni, vincendo la Coppa UEFA e lo scudetto. Poi Giuliano Giuliani presto dovette dimenticare i tempi d’oro vissuti con Maradona in campo, per fare i conti con una terribile malattia, l’AIDS. E proprio a causa di questo orrendo male alla fine il classe 1958 morì in un letto di ospedale, nel novembre del 1996. Nessuno era al suo fianco, tutti l’avevano abbandonato da tempo, come afferma con forza l’ex moglie Raffaella Del Rosario. Ex soubrette tv, oggi 53enne, la donna ripete per l’ennesima volta che il mondo del calcio e non solo lasciò da solo l’ex marito. A gazzetta.it la Del Rosario afferma: “Ci conoscemmo nel 1987 e divenimmo marito e moglie l’anno dopo. Poi il nostro matrimonio finì nel 1991, ma ci fu una bambina, Gessica, grazie alla quale siamo rimasti in buoni rapporti. Giuliano era molto buono, assai riservato e taciturno. Trovo sempre incredibile che proprio a lui sia venuto l’AIDS, lui che non si drogava e che non amava uscire di notte”.
Giuliano Giuliani, dallo scudetto al dimenticatoio per via dell’AIDS
Il sospetto è che tutto sia accaduto al matrimonio di Diego Armando Maradona. “Diego si sposò a Buenos Aires ed invitò i compagni di squadra, tra cui Giuliano. Io non andai perché avevo appena partorito. Lui poi mi disse che in quella occasione mi tradì, ed ebbe un rapporto non protetto. Allora lo lasciai, perché non potevo sopportare questo. Ma non l’ho mai abbandonato. Sono rimasta al suo fianco fino all’ultimo, anche la sera in cui morì nel reparto malattie infettivi dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. E c’ero soltanto io”.
L’ex moglie di Giuliano Giuliani, come già altre volte dichiarato, ribadisce: “Ho chiesto a Maradona ed all’ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, di organizzare una partita in sua memoria. Non mi hanno mai risposto. Del calcio non gli rimase nulla dopo che si seppe che aveva l’AIDS, tutti sparirono. Anche la sua fidanzata, con la quale si mise dopo la nostra separazione. Gli rimasi solo io, e nostra figlia Gessica, che lui ha sempre voluto proteggere. Oltre a dei suoi zii di Arezzo. Per il resto lo sportivo di successo che vinceva col Napoli non esisteva più”.