Il successo azzurro in Napoli-Fiorentina è significativo: 9 punti sono arrivati battendo avversari di valore, a differenza della concorrenza.
Dopo la vittoria di ieri in Napoli-Fiorentina da parte della squadra allenata da Carlo Ancelotti emerge un dato significativo. Gli azzurri hanno ottenuto 9 punti sui 12 disponibili in questo avvio di campionato, battendo rispettivamente Lazio, Milan e Fiorentina. Si tratta di avversarie che secondo tutti gli addetti ai lavori finiranno nei primi 6-7 posti della classifica. Mentre l’unica sconfitta è giunta in maniera meritata, contro la Sampdoria, che in questo momento sembra proprio essere una delle compagini più in forma della Serie A. A Genova il Napoli aveva approcciato la partita in modo sbagliato ed era arrivato in ritardo su ogni pallone. Segno che la condizione non è ancora quella ottimale. Nonostante ciò, per il resto sono già tre le vittorie in carniere, e questo basta per reputare più che positivo l’avvio di stagione. Ancelotti poi, nel giro di così poche partite, ha già avuto modo di cambiare tanto.
Napoli-Fiorentina, una vittoria col marchio di Ancelotti
Tra moduli diversi, rotazioni dei giocatori e cambi a gara in corso, l’allenatore azzurro ha dimostrato una eccellente gestione del capitale a sua disposizione. I successi ottenuti sono frutto del suo saper leggere al meglio le partite. Di conseguenza Ancelotti ha saputo porre rimedio, tranne in occasione del ‘raffreddore’ con la Samp. Ma una sconfitta del genere è paradossalmente migliore di un passo falso, sia anche un pareggio, rimediato giocando meglio. Da capitomboli come quello del ‘Ferraris’ si può e si deve sempre trarre qualcosa di positivo. Ed il Napoli proprio questo ha fatto. Vincere in condizioni ambientali avverse, con un ‘San Paolo’ vuoto come non mai ed un fattore climatico che rendeva più difficile del dovuto ogni sforzo fisico, è un qualcosa che non si può trascurare. Inoltre i 3 punti sono arrivati alla ripresa del campionato: un momento che per le big che concedono tanti elementi alle rispettive nazionali rappresenta sempre un’incognita.
Dai titolari alla panchina, tutti bravi ieri
Con Ancelotti si spera che la tendenza sia quella di sacrificare il bel gioco in nome dei 3 punti, per quanto possibile. Come fa la concorrenza che tanto critica il suddetto bel gioco. Anche se il palleggio, gli scambi di prima in velocità e simili sono proprietà insite nel dna dei giocatori del Napoli. E finalmente è giunta anche una eccellente prestazione difensiva, con Karnezis sempre attento anche se mai impegnato severamente, un Koulibaly in versione muro di gomma e la riscoperta di un volitivo Maksimovic. Senza considerare l’eccellente prestazione di Mario Rui. Il portoghese ha corso avanti e indietro fino al 94′, vincendo anche la fatica che ieri, più che in altre occasioni, si è fatta sentire. Per finire, anche ieri i cambi dalla panchina hanno dato un boost ulteriore: il subentrato Milik ha fornito un assist eccellente, alla Higuain contro la Roma. E Rog ed Ounas hanno dato un contributo ottimo nel fornire energie ulteriori alla fine.
Il calendario del Napoli è stato più difficile sin qui
La differenza di calendario con le dirette concorrenti per lo scudetto e per la zona Champions rischiava di farsi sentire. Il Napoli però è stato più forte e tiene il passo della Juventus, che finora ha battuto Chievo, Lazio ed il neopromosso Parma. Roma, Milan ed Inter sono invece inciampate contro avversarie considerate inferiori tecnicamente, ed anche per questa giornata di campionato resteranno dietro agli azzurri.