Parla Marek Hamsik in conferenza stampa: il capitano del Napoli presenta la sua autobiografia e ripercorre 12 anni vissuti in azzurro.
Castel Volturno è stata tutta per Marek Hamsik quest’oggi. Il capitano del Napoli ha presentato la propria autobiografia ufficiale dal titolo ‘Marekiaro’ all’interno del centro tecnico azzurro. Il numero 17 ha confermato di avere un carattere timido, “anche se con due o tre giornalisti riesco a confidarmi liberamente. Fra i miei 3 momenti più importanti al Napoli scelgo l’arrivo in questa squadra, con migliaia di tifosi ad attendermi. Poi la vittoria della prima Coppa Italia, perché fu il primo trofeo del club dopo molto tempo. E per ultimo il record di gol di Maradona in azzurro che ho battuto. Nella scorsa stagione i sogni scudetto finirono proprio contro la Fiorentina, ma in casa loro. Prima di quella partita noi giocatori e la città tutta ci credevamo. La città merita di vincere, sabato vogliamo imporci contro i viola proprio per questo.
Cosa ha dato Napoli a Hamsik? “Amore incondizionato, che è aumentato di anno in anno. Il calore dei tifosi è meraviglioso e sono orgoglioso del rapporto che ho saputo instaurare con la città. Ancelotti mi vede regista, è vero, ed io sto dando tutto me stesso per migliorare in questa posizione”. Perché la squadra è sempre andata in svantaggio nelle prime tre partite di campionato? “Stiamo cercando di capirlo, è chiaro che vogliamo cambiare le cose già dal prossimo impegno. Non sempre può capitare di ribaltare un risultato sfavorevole.
“Per me un calciatore deve essere un esempio, per questo è d’obbligo da parte mia e dei miei colleghi mostrare educazione. Futuro? Non so cosa farò, sono convinto che giocherò ancora per diversi anni. In Slovacchia ho aperto da tempo una scuola calcio, staremo a vedere. Per me è difficile girare per Napoli. Vorrei andare sul Vesuvio e nella città sotterranea. Il gruppo è unito e vuole vincere, anche quest’anno abbiamo cambiato poco e possiamo fare molto bene”. Quali sono i gol più belli segnati da Hamsik col Napoli? “Quello col Milan nel 2007/2008 in casa, dopo uno slalom a tutto campo. Poi con la Juve nella finale di Coppa Italia. Ma di reti da ricordare ce ne sono tante, così come le partite in Champions. La prima in casa fu da brividi”. Nel libro si parla anche di cori razzisti: “Si tratta di un qualcosa di incomprensibile e purtroppo difficile da combattere. Io ed i miei compagni non ne capiamo il motivo.
I nostri tifosi non hanno bisogno di sentirsi rivolgere degli appelli. Ci aiuteranno come sempre. Il successore della mia fascia da capitano? Dico Insigne. È napoletano e ci tiene tanto, già adesso è un simbolo. I miei figli Cristian e Lucas giocano a calcio, mi auguro che possano diventare dei professionisti. Loro sono napoletani, ed io provo ad essere un padre presente nonostante gli impegni. Il capitano del Napoli spera di rivedere il calcio italiano ai fasti di un tempo. “I livelli raggiunti fino agli anni ’90 sono lontani, speriamo che la Serie A li ripossa vivere. Cos’altro mi piace oltre a questo sport? La pallavolo, il tennis, il ciclismo. E le auto di lusso, cosa che condivido col dottor De Nicola. La mia vita l’ho dedicata tutta al Napoli, sia dentro che fuori dal campo. E ne vado fiero”.
Mercato Napoli, gli azzurri lavorano ad un colpo a sorpresa da consegnare nelle mani di…
Massimiliano Allegri, dopo le tante voci che lo hanno riguardato nell'ultimo periodo, a sorpresa è…
In casa Napoli c'è preoccupazione in maniera inevitabile per Khvicha Kvaratskhelia e la cosa non…
Mercato Napoli, gli azzurri sono al lavoro in vista della sessione di gennaio per regalare…
In sede di calciomercato arriva un colpo di scena non di poco conto che può…
Mercato Napoli, arriva la svolta per un affare che può far davvero felice Antonio Conte.…