De Laurentiis e De Magistris non si parlano, la convenzione per il ‘San Paolo’ manca e come unica soluzione percorribile si prospetta il fitto di giornata in giornata.
Applausi a Bari, rottura totale a Napoli. Aurelio De Laurentiis provoca, critica e spacca nuovamente in due la piazza nella conferenza di presentazione della sua nuova società. Dal capoluogo pugliese il presidente azzurro (ed ora anche biancorosso) attacca il sindaco e critica le condizioni attuali dello stadio ‘San Paolo’, ritenuto inferiore – e di gran lunga – al ‘San Nicola’. Il sindaco Luigi De Magistris non replica al momento, come ormai da prassi. Lo fa invece, con molto astio, l’assessore allo Sport, Ciro Borriello. Una frecciata diretta, senza mezzi termini, l’ennesima di un’estate caldissima sul fronte delle dichiarazioni. Una vera e propria guerra scaturita dall’ennesimo mancato rinnovo della convenzione dell’impianto di Fuorigrotta. Rapporti ai minimi termini tra amministrazione e società che portano come unica soluzione percorribile nell’immediato all’affitto a domanda individuale partita dopo partita.
De Laurentiis, con la giunta De Magistris è guerra totale
Con il Napoli che paga un canone e il 10% dell’incasso sui biglietti. Ma ballano altre cifre e questioni che di fatto hanno portato alla rottura. De Laurentiis rivendica 2,4 milioni di euro per lavori fatti all’impianto, mentre la nuova convenzione prevede un aumento del fitto del 20% pari a circa 100 milioni e le spese per la metro di notte a carico del Napoli. Scelte che non sono piaciute a De Laurentiis così come quella relativa alla pubblicità. Secondo La Repubblica il Comune vende gli spazi per minimo un mese, ADL invece vorrebbe pagare a giorni. Disaccordo totale, mentre al ‘San Paolo’ continuano i lavori grazie ai fondi delle Universiadi concessi dal governatore della Regione, De Luca. Un intreccio economico e politico che non giova alla piazza e che continua a non dare risposte certe ai tifosi.