Anche quest’anno l’asse Insigne Callejon sarà il fondamento alla base del Napoli. Cambiano gli allenatori, non l’importanza dei due assi azzurri.
Prima con Rafa Benitez, poi fondamento del triangolo sarriano e infine alla prima di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli. Anche contro la Lazio si è ripartiti dall’asse Insigne-Callejon. Da cinque anni si trovano a meraviglia, si cercano e danno vita a sincronismi perfetti. Ormai è tempo di rielaborare in versione calcistica la leggendaria espressione “Stockton to Malone”. Perché l’affiatamento di una delle migliori coppie del basket è sempre più simile a quella tra ‘Il Magnifico’ e lo spagnolo. L’anno scorso avevano atteso settembre, contro il Bologna, per dare sfoggio della loro sintonia. Assist di Insigne per Callejon, uno schema collaudatissimo con movimenti applicati a memoria dai due protagonisti. Insigne prende palla sulla fascia sinistra e già sa che sul palo più lontano c’è Callejon pronto a raccogliere il suo assist.
Insigne Callejon, importanti a prescindere per il Napoli
Parabola deliziosa e taglio dello spagnolo, spesso è gol, a volte è un assist prezioso come quello raccolto da Milik. È arrivato così il pareggio contro la Lazio. Un’azione vista e rivista più volte sempre con lo stesso epilogo. Movimenti studiati da tutti gli allenatori che hanno affrontato il Napoli ma che nessuno riesce ancora realmente a contrastare. Il segreto sta nella rapidità d’esecuzione, la stessa che ha ingannato per l’ennesima volta la difesa della Lazio. Ci voleva un lampo per ripartire ed è arrivato di nuovo dall’asse italo-spagnolo. E allora è proprio il caso di dirlo, non c’è più solo “Stockton to Malone”, il calcio offre la sua variante “Insigne per Callejon”. Ormai un meraviglioso classico di questo anno. Ed entrambi poi hanno già fatto male al Milan in carriera. Una partita quella di sabato che semmai qualche dubbio lo sta presentando tra i pali per Ancelotti.