La vittoria degli azzurri in Lazio-Napoli è frutto di organizzazione, pragmatismo e consapevolezza. C’è ancora da migliorare in difesa ma è la via giusta.
La prima giornata di campionato va in archivio per il Napoli con una buona prestazione in trasferta e 3 punti che alzano il morale in casa azzurra. E che contribuiscono a spegnere le critiche mosse da alcuni detrattori, sia fra i tifosi che tra la stampa. La Gazzetta dello Sport e Tuttosport si sono lasciate ammaliare dalla campagna acquisti delle varie Roma, Inter e Milan, relegando il Napoli in terza fila nella lotta scudetto alle spalle della Juventus. Gli azzurri però sono gli stessi che nella passata stagione hanno totalizzato 91 punti, con in più alcuni punti forti sui quali poter fare affidamento nei prossimi mesi. Sulla fascia destra c’è stato un miglioramento, con Malcuit al posto dell’usurato Maggio. In porta anche il ricambio è stato notevole con Ospina e Meret, ed a centrocampo la partenza di Jorginho è stata ovviata da Fabian Ruiz, costato la metà di quanto incassato dalla cessione del regista plasmato da Sarri.
In avanti invece si potrà contare su Simone Verdi e su Arkadiusz Milik. Il polacco è di fatto un nuovo acquisto, e Carlo Ancelotti crede molto in lui. Senza contare poi le varie soluzioni che sarà possibile provare dal punto di vista tattico. Non c’è solo lo spostamento di Hamsik nel ruolo di regista. Vedremo infatti anche Diawara imporsi in tale posizione, così come assisteremo ad altri cambi a seconda delle necessità. Il Napoli di Ancelotti ha vinto ieri dando dimostrazione di essere anche più pragmatico rispetto a quanto visto con Maurizio Sarri.
Dopo l’inizio di campionato di 12 mesi fa, nei quali alcune vittorie azzurre erano sembrate ‘sporche’, e cioè giunte pur senza aver mostrato il solito bel gioco, la squadra ha saputo ritrovare ben presto il suo solito livello in quanto a prestazioni. Con Ancelotti grossomodo invece tutte le prestazioni saranno simili a quelle di Lazio-Napoli di ieri, quando anche nella fase in cui i padroni di casa si erano mostrati più intraprendenti ed erano passati anche in vantaggio, sostanzialmente l’impressione era che il Napoli la potesse ribaltare. In più anche il modulo varierà.
Ieri Insigne e compagni si sono destreggiati con tre schieramenti diversi, partendo col 4-3-3 per adattare poi l’undici titolare al 4-3-2-1, fino al 4-4-2 del finale, in cui l’allenatore si è affidato a Diawara e Rog tra gli altri. Il capitale tecnico a disposizione di ‘Carletto’ è di prim’ordine, ed una volta migliorati i meccanismi di una difesa che deve ancora completare il passaggio dalla vecchia alla nuova gestione, la situazione complessiva non potrà che migliorare. Del resto proprio il reparto arretrato, specialmente nelle prime battute di Lazio-Napoli, ha lasciato troppo spazio. Una cosa già vista nelle amichevoli estive che avevano allarmato tutti. Ma molto era pesato, in negativo, la condizione atletica in quel caso. E sempre a livello di forma Koulibaly non è ancora al top e si è visto, sia in occasione del gol di Immobile che del palo colto da Acerbi. Servirà un pò di tempo prima che ogni tassello possa essere collocato dove deve. Ed a quel punto sarà difficile fermare il nuovo Napoli di Ancelotti.
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