De Laurentiis: “Nessuno può mettere in discussione Ancelotti”

De Laurentiis conferenza stampa Bari
De Laurentiis conferenza stampa Bari

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è tornato a parlare ai microfoni de “Il Mattino”. Ecco tutte le sue dichiarazioni: dal calciomercato al nuovo corso tecnico di Carlo Ancelotti. 

Ultimo giorno di calciomercato con il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de “Il Mattino” in cui ha difeso ancora una volta Carlo Ancelotti: “Mi aspetto che quando arriva un nuovo allenatore si faccia reciprocamente tesoro delle rispettive esperienze. Noi di lui e lui di questi ultimi tre anni di un Napoli che è cresciuto con grandi campioni. Se avessimo cambiato molti giocatori, avremmo dovuto aspettare il loro amalgama. Infatti Ancelotti ha subito preferito allenare questi campioni che ritiene interessanti. Servono pazienza e tempo. Nessuno può mettere in discussione una figura come Ancelotti e un organico che ha portato 91 punti ed è stato rafforzato da Verdi, Fabian, Karnezis, Malcuit e Ospina per dare tempo a Meret di rientrare”.

Poi il numero uno della società partenopea ha aggiunto: “L’errore è quello di non distinguere il tifo generale da una piccola minoranza delle curve. In realtà vorrei vedere chi sono coloro che hanno affisso i manifesti in città sin dai primi giorni del ritiro a Dimaro quando il mercato si era appena aperto. È chiaro che c’è uno scontro frontale tra la società e delle piccole frange di tifosi delle curve. Ho deciso di vivere nel mondo del calcio e di fare impresa ed è questo il grosso problema che mi divide dalla filosofia di alcune minoranze di tifosi: loro ragionano con il cuore e questo è apprezzabile e condivisibile però è altrettanto vero che non parliamo più di club ma di società per azioni e che bisogna fare impresa”. 

De Laurentiis su Koulibaly e Sarri

Il presidente del Napoli ha, infine, specificato la sua modalità sul fronte calciomercato con nessun big che ha lasciato la squadra azzurra: “Koulibaly mi è costato più di un grandissimo acquisto per poterlo mantenere e non farlo andare in altri lidi. E il mio tergiversare nei confronti di Sarri ha ottenuto una duplice garanzia: lui e il Chelsea non possono, per accordi raggiunti, comprare i nostri calciatori. Questo vuol dire serietà, perché se avessi voluto soltanto guadagnare avrei considerato un’occasione il passaggio di Sarri al Chelsea. Perché avrei potuto telefonare a Marina Granovskaia e chiedere 300 milioni per Tizio, Caio e Sempronio e avrei ricomprato con una manciata di milioni dieci giocatori: questo avrebbe dovuto fare imbestialire, ma non è stato fatto”.

 

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