Sarri: “Amerò sempre Napoli. De Laurentiis, miei silenzi dovuti al cuore straziato”

Nel corso della conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore del Chelsea, Sarri ha parlato anche dell’addio al Napoli

Oggi è il giorno della presentazione di Maurizio Sarri come nuovo allenatore del Chelsea. È stata dunque anche l’occasione per parlare dell’addio travagliato del tecnico al Napoli che fino all’ultimo ha rischiato di far naufragare l’approdo dell’allenatore sulla panchina dei Blues. Ma ora tutto questo è alle spalle e Sarri esprime così la sua felicità per essere alla guida della società londinese: “E’ un piacere e un onore essere qui, al Chelsea e in Premier League – ha riportato ‘Calciomercato.it’ – Preferirei parlare in italiano perché il mio inglese non è ancora dei migliori. Non stavo pianificando nulla perché avevo una situazione da risolvere con il Napoli che si è risolta solo alcuni giorni fa. Abbiamo difficoltà nella preparazione che toccherà a me e al mio staff risolvere. Per me è una sfida difficile ma affascinante, qui sono stati gli allenatori più forti del mondo. Chiesto consigli ad Ancelotti? Non ho chiesto alcun parere a nessuno, voglio farmi la mia esperienza anche sui miei errori. La Premier è diversa dalla Serie A, è un campionato sicuramente più forte. Io per fare bene debbo divertirmi. Il divertimento fa vincere i trofei? A volte sì, a volte no ma penso che sia meglio divertirsi e vincere. Spero che i tifosi possano vedere un bel calcio. Obiettivi? Il club mi ha chiesto di essere competitivi per tutte le competizioni, vedremo poi a marzo-aprile dove saremo… Mourinho quando venne in Inghilterra si definì ‘Special One’… Lei? Chiamatemi semplicemente Maurizio. E’ vero che non ho vinto niente, ma da quando sono in Serie A ha vinto solo la Juventus. Spesso la differenza tra fare un buon lavoro e vincere è davvero minima”.

Napoli, Sarri pronuncia parole al miele verso il popolo partenopeo

Sarri ha parlato anche dell’allenatore che lo ha preceduto al Chelsea, Antonio Conte: “E’ un allenatore straordinario, tutte le sue cose buone non vanno disperse. Ma la mia idea di calcio è diversa e avrà bisogno di tempo per diventare concreta”. Da Conte si è passati poi al delicato discorso legato al Napoli: “Ho un ricordo stupendo di Napoli, amerò sempre il popolo napoletano. Ci siamo lasciati male con la società? Questo può essere accaduto per colpa di tutte le parti. De Laurentiis può aver interpretato male i miei silenzi, ma io avevo solo il cuore straziato per il lasciare la squadra”. Immancabile l’argomento calciomercato che però, come è noto, non entusiasma il tecnico toscano: “E’ chiaro che tutti noi vorremmo tenere i giocatori più forti, poi vediamo come andrà il mercato nei prossimi giorni. Ci tengo a chiarire che io mi sento più un allenatore da campo che un manager a tutto tondo. Penso di essere uno dei pochi allenatori annoiato dal calciomercato. Il compito di noi allenatori penso debba essere quello di far crescere i nostri giocatori”. Infine una risposta sulle accuse di omofobia e razzismo con Mancini e la giornalista: “Sono errori fatti in un momento di rabbia, l’altro non si tratta nemmeno di un errore. Con quella giornalista scherzavo visto che ci conoscevamo da anni. Chi mi conosce sa che io non sono né omofobo né razzista. Spero di dimostrarlo nel periodo di tempo che lavorerò e vivrò qui”.

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