De Laurentiis: “Mendes mi ha offerto Cristiano Ronaldo, vi spiego meglio…”

Da Dimaro è tornato a parlare Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le dichiarazioni del numero uno della società partenopea

Prosegue senza sosta la preparazione del Napoli a Dimaro con il presidente Aurelio De Laurentiis intento a seguire le esercitazioni di mister Ancelotti. Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli il numero uno della società partenopea è tornato a parlare svelando anche altre indicazioni sul mercato: “Ogni allenatore ha il suo modo di allenare. Io ci tengo molto al ritiro, tant’è che ho sempre rifiutato di fare tournée in America ed Estremo Oriente. Abbiamo qualcosa con la Cina, ma non dipenderà da terzi. I terzi sono intrusi che vogliono speculare, ma a me non portano da nessuna parte. Abbiamo organizzato tre partite ad agosto. Una a Liverpool con la finalista della Champions League. Spero che possano vederla tantissimi tifosi del Napoli. Stiamo dando la possibilità di vederla a tutti. Pagare 10 euro non è tanto. Lo facciamo perché le prime tre partite sono gratuite per gli abbonati, sia di Premium che di Sky”.

Poi lo stesso De Laurentiis ha dato anche un giudizio dopo il primo test amichevole contro il Gozzano: “Non si può ancora giudicare. A breve torneranno i calciatori importanti dal Mondiale, li avremo dal 22 fino al 2 agosto. Per uno serio come Carlo Ancelotti e come tutti gli allenatori del Napoli, non si possono dare giudizi già all’inizio. Sarebbe troppo tempestivo”.

De Laurentiis Napoli, le dichiarazioni del presidente

Il presidente del Napoli ha svelato, infine, anche il possibile acquisto di Cristiano Ronaldo, poi acquistato dalla Juventus per circa cento milioni di euro: “Mendes è un amico. Siamo stati a casa sua a parlare di Rui Patricio, poi non ci siamo messi d’accordo. In più occasioni abbiamo parlato di tante cose e chiaramente anche di Ronaldo. Si era fratturata la chimica con il Real Madrid e Mendes in una chiacchierata fatta disse se potevamo prenderlo. Io gli ho detto che ero spiazzato, gli avrei detto subito di sì. Poi riflettendo gli ho fatto una proposta ‘Ho bisogno i primi 250 milioni di fatturato che rappresentano il border line. Con Mazzarri gli stipendi erano a 30 milioni, oggi a 400 milioni. Ho detto a Mendes di lasciarmi i primi 250 milioni di fatturato, io gli avrei lasciato gli altri 100 milioni”.

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