Inglese parla delle metodologie apportate da Carlo Ancelotti: “Chiede a tutti di giocare palla a terra ed a me di pressare”.
Roberto Inglese è stato tra gli elementi impiegati ieri da Carlo Ancelotti in Napoli-Gozzano, prima amichevole stagionale degli azzurri, con il punteggio finale che ha visto la squadra partenopea imporsi per 4-0. L’ex attaccante del Chievo, a Sky Sport, descrive le sensazioni provate e parla delle metodologie di lavoro apportate dallo steso Ancelotti. “Per me questa è una realtà del tutto diversa – afferma il 26enne attaccante di Lucera – ho sempre giocato in squadre che avevano obiettivi diversi”. Questo non vuol dire che Inglese non sia pronto a dare il suo contributo al Napoli. “Sono rimasto colpito specialmente dall’affetto dei tifosi. Sono ovunque e ci sostengono a gran voce in ogni momento. Tutto questo loro calore è splendido. Per quanto riguarda discorsi più propriamente tecnici, mi sto abituando ai nuovi metodi. Il mister ci chiede ci giocare prevalentemente palla a terra e per me tutti questi concetti sono una novità. Non è facile ma io ed i miei compagni ci stiamo applicando”.
Inglese: “Ancelotti ci fa lavorare sodo”
Cosa chiede Ancelotti ad Inglese? “Mi incarica soprattutto di tenere il pallone a terra e di aiutare la squadra in fase di non possesso, vuole che recuperi subito il pallone. In generale ogni calciatore del Napoli che si trova vicino alla sfera ha il compito di andare a pressare”. L’ex punta del Chievo porta in dote 13 gol segnati nella scorsa stagione (12 in 34 presenze di Serie A, una in 2 apparizioni in Coppa Italia) ma soprattutto sta riuscendo a farsi apprezzare per quanto riguarda lo spirito di sacrificio. L’idea di tenerlo come vice-Milik sta diventando sempre più concreta. Anche se ogni valutazione va fatta alla fine della sessione estiva di calciomercato, dove nel frattempo altre novità potrebbero andare a segnare la rosa azzurra.