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Ancelotti conferenza presentazione, segui la diretta con noi – VIDEO

Carlo Ancelotti presentazione, oggi è il giorno – FOTO: Twitter @sscnapoli

Carlo Ancelotti presentazione – Il nuovo allenatore del Napoli parla ai giornalisti e si svela ai tifosi nel ritiro di Dimaro.

È il giorno di Carlo Ancelotti. L’allenatore emiliano ha già avuto un primo, importante assaggio con la sua nuova realtà targata Napoli negli ultimi due giorni. Tra raduno e prima sessione di allenamento ieri pomeriggio nel ritiro estivo di Dimaro, il 59enne mister – che ha alzato trofei ovunque sia stato in panchina – ha già avuto modo di entrare in contatto con il mondo Napoli. Ed oggi c’è anche un ulteriore step, che lo vede come protagonista della conferenza stampa di presentazione nelle vesti di nuovo allenatore azzurro. Lo stesso Ancelotti aveva dato appuntamento circa 40 giorni fa a questo evento, mostrando grande entusiasmo e parlando poi apertamente di “obiettivo scudetto per il Napoli”. Parole, queste, comparse soltanto pochi giorni fa sul suo sito web ufficiale.

Ancelotti, quanti esperimenti: ed oggi si ‘svela’ ai tifosi

Intanto Ancelotti è sceso in campo con la squadra questa mattina per dirigere la seconda sessione di allenamento del Napoli a Dimaro. Il tecnico ha provato diverse soluzioni inedite, come l’utilizzo della coppia difensiva Albiol-Maksimovic – mai vista all’opera al Napoli durante la gestione Sarri – e l’utilizzo alternativamente sia di Hamsik che di Diawara nel ruolo di regista. Sono state testate anche le qualità del nuovo acquisto Fabian Ruiz in fase di verticalizzazione. Spazio anche per Grassi e Rog come interni di centrocampo, mentre a sinistra è stato provato Luperto, visto che mancano Mario Rui (in vacanze post-Mondiali) e l’infortunato Ghoulam.

La conferenza

Questo il live della conferenza di presentazione di Carlo Ancelotti.

12.25 – Il sindaco di Dimaro ringrazia il Napoli per la presenza, anche quest’anno, del club nella cittadina trentina.

12.30 – Ho scelto Napoli per tanti motivi: prumo le grandi capacità del Napoli, secondo la voglia di tornare in Italia, terzo una società che ha voglia di crescere e migliorare e una squadra che, dal punto di vista tecnico, mi soddisfa. Ha una filosofia di gioco molto vicina alle mie idee. Con entusiasmo accetto questa sfida e l’obiettivo è sempre lo stesso, quello degli ultimi anni. Rendere la quadra competitiva al massimo, con questo tipo di rosa vogliamo competere su tutti i fronti il pù a lungo possibile. Se entro aprile saremo in ogni competizione sarà già un bel traguardo, poi si vedrà. Ronaldo? E’ tra i migliori al mondo, i calcio italiano trae grande vantaggio da questo. Magari tra dieci anni si dirà ‘nello stesso anno sono arrivati sia Ronaldo che Ancelotti in Italia’. Ne trarranno vantaggio tutti, per noi sarà una motivazione in più.

12.31 – E’ un vantaggio perchè, come detto prima, la filosofia e lo stile, possesso efficace, corta ocompatta, questo non lo vogliamo cambiare. La stampa parla molto di top player, ma noi vogliamo far rimanere i valori importanti della squadra. I top non sono quelli che guadagnano, ma quelli più bravi. La rosa è già ben costruita, abbiamo calciatori giovani e bravi e pensiamo di aver trovato i profili giusti per migliorare la rosa. Con il nuovo entusiasmo dei giovani si può essere competitivi.

12.34 – Hamsik può fare il ruolo di Jorginho. Il fatto che possa giocare in un ruolo in cui il dispendio energetico è migliore gli può dare dei vantaggi. Abbiamo anche Diawara in quella posizione, dove ha già dato segni di grande slidità. Mertens non credo possa fare l’ala, ma potrà giocare tra le linee senza grossi problemi.

12.36 – Parla De Laurentiis: Il Napoli è sempre stato protagonista negli ultimi anni, gli olandesi ci hanno classificati come il club con la maggiore crescita negli ultimi dieci anni. La crescita non si fa con nomi di risonanza, altrimenti la squadra si obbliga a giocare per questo. QUello che ha fatto Benitez, prima, e poi Sarri e che sta stimando, per qualità, Carlo è che il calcio si gioca in 11. Io ho 11 giocatori che sanno il calcio loro. Stamattina io ho fatto un tweet sull’arrivo di Ronaldo, poi mi sono adombrato per la poca crescita che nel calcio italiano c’è dal punto di vista imprenditoriale. Non per quanto riguarda il reparto audio-visivo. Miccichè è un banchiere ed è giustificato, ma mi aspettavo maggiore maturità dai miei colleghi. Ci si ritrova con un gap di 350 milioni per Ronaldo, ma bisognava lasciare una porta aperta per il futuro. Qunado uno si trova a tu per tu con uno come Mardok, propietario di Sky, è divertente anche giocarsela. Ma quando uno deve essere messo da parte a causa dei manager che rischiano il proprio stipendio chiedendo e perdendo la dignità negoziale, non sto lì a giocarmi 10 milioni in più o in meno. E con questo chiudo.

12.41 – Parla Ancelotti: La Juve non è il potere, ma un avversario molto forte. Il calcio italiano ha dimostrato molta competitività e molta incertezza, il campoionato si è deciso nelle ultime partite. Non c’è solo la JUve, noi dobbiamo fare la nostra strada, che ci deve portare il più avanti possibile. Siamo qui per cercare di vincere, a nessuno piace arrivare secondi. Poi sarà la stagione a dire se avremo meritato di vincere, o se avremo deluso. L’ambizione è grande, la squadra è giovane ed anche il presidente è giovane. Mi piace l’ambiente, la città, che ho vissuto da avversario capendo quanto possa essere stimolante.

12.44 – De Laurentiis: La vicenda Sarri è in dirittura d’arrivo, dipende solo da lui. Jorginho? Ottimo giocatore ma per il gioco di Ancelotti, prevedendo il nuovo ruolo di Hamsik, abbiamo deciso di accontentare le richieste partite dal Manchester City, col quale mi dovrò scusare perchè la trattativa l’avevo chiusa telefonicamente. Ma il giocatore ama vivere a Londra piuttosto che a Manchester io lo posso capire, se poi il Chelsea lo paga anora di più io non posso che chiedere scusa al City. Jorginho va al Chelsea a prescindere da Sarri.

12.47 – Ancelotti: Vivere in città mi piace perchè Napoli è una bella città, con un panorama magnifico. Quando arrivi in un ambiente nuovo ho sempre avuto l’opportunità di allenare giocatori già conosciuti, qui non conoscevo nessuno ma è un ambiente molto sano, fatto da giovani, che sono molto recettivi, e da uomini di esperienza come Callejon, Hamsik, Albiol, utili per formare un gruppo altruista. L’altruismo è quello che mi piace di più in un atleta.

12.49 – Ancelotti: Mertens è un attaccante completo, può giocare da punta o anche dietro, non come ala. Voglio cercare di sfruttarlo dietro le linee. Meret è un giovane talento che ha già fatto bene, tecnicamente molto orte. Karnezis è di esperienza e può aiutare Meret nella crescita. Inglese, anche se non più giovanissimo, ha grandi potenzialità. Fabian è giovane ed è completo, non credo che può giocare davanti alla difesa ma può giocare anche nel centro-sinistra. Verdi ha le stesse caratteristiche di Mertens, ho la possibilità di variare un po’. Callejn è formidabile come esterno e mi da’ posibilità di variare. Modulo? Cose’è il Modulo? (ride, ndr.) Si può giocare in un modo in possesso palla ed in un altro quando non ce l’abbiamo.

12.52 – De Laurentiis: Cessioni? Deciderà Ancelotti, noi non vogliamo arricchire i grandi sceicchi che non c’entrano nulla col calcio. Noi andramo in giro per il mondo a giocare le nostre amichevoli, l’ultima col Wolfsburg. Dopo l’11 agosto il mister avrà potuto fare le sue valutazioni. Il problema è la sovrabbondanza e Carlo e il figlio ci hanno detto di non volere più di un tot di calciatori. Questo è un periodo di verifica, non possiamo darvi una risposta su chi parte e chi viene. Ancelotti vorrà fare esperienza dei grandi giocatori che ha a disposizione, che intanto sono diventati dei top player. Altrimenti chi sarebbero i top player? Soltanto i vecchi rincoglioniti che guadagnano tanto? Il mercato si fa alla luce anche di quanto si rinforzano gli altri. L’asse dalla Spagna si sta spostando all’Italia, ed è importante dal punto di vista mediatico. Nell’ultima assemblea mi sono battuto per assegnare diritti solo per un anno con opzione per il secondo e terzo, così avremmo potuto aumentare il ricavato per gli anni successivi dopo l’ingresso di Ronaldo. Ma il punto è che alcuni sono lì per convenienza e non per far crescere il sistema.

12.58 – Di nuovo Ancelotti: La crescita della squadra è già avvenuta negli ultimi anni, in cui è stata al top in Italia. Piuttosto parlerei di continuità e di miglioramenti, che possono arrivare con la mia esperienza e le mie conoscenze. Integrare le nostre e quelle della squdra sarà importante per migliorarci.

13.00 – 91 punti? I campionati si vincono anche ad 85 punti. E’ stato scritto che io abbia parlato con Ronaldo, Benzema, Di Maria, Cavani, Vidal. Io ricordo solo di aver parlato con Giuntoli e col presidente. Ho tanta stima con tutti questi calciatori ma fanno parte di un’altra esperienza. Sono felicissimo ma con la nuova società ho parlato senza imporre niente a nessuno. Ogni società ha le sue caratteristiche e le sue possibilità, sono venuto a Napoli perchè dal punto di vista tecnico ho visto una squadra molto competitiva.

13.03 – Esterni bassi? Stiamo cercando un terzino destro e dovremo valutare le condizioni di Ghoulam. Albiol ha deciso di rimanere con piacere di tutti, Chiriches che sta recuperando da un infortunio alla spalla. Per Tonelli stiamo verificando la psizione di laterale destro. C’è anche Luperto da vautare in questi giorni.

13.04 – De Laurentiis – Per me è Acelotti il vero grande acuqisto: vale come difensiore, terzino e attaccante.

13.05 – Ancelotti: VAR? Credo sia stata un’ottima soluzione per il calcio. La ritengo un’innovazione positiva. Non mi chiedete cosa è successo l’anno scorso perchè non sono informato, ma più si va avanti più si migliora. Credo che alla fine anche la UEFA si deciderà a metterla.

13.07 – De Laurentiis: Cavani? E’ il calcio del bar dello sport el lunedì. Se uno dovesse coniugare i bisogni di una squadra con i sogni dei tifosi non si combinerebbe mai nulla. Se io ho un bravo allenatore come Allegri che ha sempre vinto, come posso integrare l’interesse dei miei fan, che aspettano un’ulteriore crescita? Allora bisogna far partorire un grande nome come Ronaldo e nasce un entusiasmo che fa dimenticare le difficoltà che avrebbe potuto avere uno come Allegri per un ulteriore anno. Così si sposta l’asse dell’eventuale insuccesso su uno che è fuori discussione. Seguo Marchionne, io faccio i film e non posso chiamare Ronaldo, ma la Ferrari sì per far schizzare il titolo in borsa di centinaia di milioni. Welcome to him.

13.10 – Vincere in Italia? Abbiamo fatto un passo avanti con la VAR, ora stiamo cercando di capire quali modifiche apportare. Intanto abbiamo fatto 91 punti e avremmo potuto superare la nostra concorrente, ma il mio dispiacere è l’uscita dalle coppe, che ha determinato una perdita di 15 milioni.

13.12 – Milik e Inglese? Credo che il polacco quando sta bene è una garanzia. Ora l’infortunio è cancellato ma deve trovare continuità. Con Milik, Inglese, Mertens il reparto offensivo sia a posto.

13.13 – Rendere felici i tifosi è sicuramente un obiettivo. Questa passione può rappresentare per noi un vantaggio. La prima partita da allenatore in Serie A mia è stato un Parma-Napoli ed ho giocato uno scherzetto agli azzurri, ma ho capito che l’ambiente stimola e ci può aiutare.

13.14 – Nazionale? In tutti i colloqui avuti ho detto che il desiderio era quello di allenare un club. Mi diverto a stare con i calciatri, a relazionarmi con loro e ad allenarmi. Finchè non cambio il Chip non cambio idea e non penso alle nazionali.

13.15 – Meret? Il calcio sta cambiando molto e si stanno cambiando anche le caratteristiche dei portieri. Per me non conta se bravo coi piedi o sale sugli alberi, per me l’importante è che sappia parare.

13.18 – Rendere felice DE Laurentiis? Al momento è lui che ha reso felice me portandomi due giorni a Capri. Credo che il rapporto col presidente sia importante per migliorare anche quello con la squadra. Non mi ha chiesto di particolare, solo di fare il meglio possibile. Aurelio fa parte di una lista molto importante di persone che devo ringraziare perchè mi ha dato l’opportunità di fare esperienze bellissime.

13.19 – Il Mondiale mi è piaciuto molto, sorprendente perchè ci si aspettava un Brasile diverso e che i Top facessero la differenza. E’ il gruppo di giocatori a fare la differenza, nessuno si sarebbe aspettato Inghilterra e Croazia a giocarsi un posto in finale.

 

 

Salvatore Lavino

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