Sarri-Chelsea, settimana decisiva: De Laurentiis aspetta Abramovich

Sarri Chelsea
Sarri Napoli © Getty Images

Sarri Chelsea settimana deecisiva – Per il tecnico, ormai ex Napoli, questa potrebbe essere la settimana della svolta: ADL aspetta una chiamata da Abramovich.

Incredibile ma vero: Maurizio Sarri, dopo tre splendide annate azzurre nelle quali ha mostrato tutto il suo sapere sul calcio, non ha ancora trovato la sua sistemazione. E’ ormai fuori dubbio che il Chelsea potrebbe essere la sua destinazione, ma la trattativa per farlo diventare la nuova guida dei ‘Blues’ non è per niente facile. E mentre il Napoli aspetta di conoscere il suo nuovo allenatore, Carlo Ancelotti, l’ormai ex aspetta di conoscere quale sarà il suo futuro: non è da escludere l’ipotesi che il tecnico rimanga senza squadra per un anno. Ma la trattativa tra londinesi e campani va avanti nel tentativo di sbloccare i tasselli che mandano in tilt l’affare. Stando alle ultime riportate dal Corriere della Sera, questa potrebbe essere la settimana decisiva per l’approdo dell’allenatore toscano sulla panchina inglese.

Sarri Chelsea settimana decisiva, dal prossimo luglio è di nuovo clausola

Secondo il quotidiano, l’operazione costerebbe al Chelsea intorno i 70 milioni di euro tra uomini dello staff e commissioni. Ma i problemi per Abramovich sarebbero almeno due: convincere Conte ad accettare una buoniscita e il patron azzurro a liberare Sarri senza pretendere un certo indennizzo. Il primo problema sembrerebbe quello più complicato. L’ex ct mo avrebbe intenzione di fare sconti al club per la rescissione del suo contratto ritenendo di non essere stato ben trattato. Intanto ieri Marina Granovskaia avrebbe chiamato De Laurentiis due volte, ma quest’ultimo aspetta che si faccia vivo Abramovich. Per liberare Sarri potrebbero bastare anche 5 milioni, ma solo se l’affare andrà in porto in questa settimana: dal prossimo luglio ci sarà nuovamente il vincolo della clausola da 8 milioni. Il calciomercato Napoli attende dunque le mosse degli inglesi per lasciar partire il proprio (ex) tecnico.

 

 

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