Portieri Napoli, bivio tra Leno e Sirigu: i pro e i contro

Bernd Leno © Getty Images

Salvatore Sirigu e Bernd Leno rappresentano ad oggi le due soluzioni più concrete per raccogliere l’eredità di Pepe Reina tra i pali azzurri.

Il quotidiano ‘La Gazzetta dello Sport’ in edicola oggi parla del nodo portiere che dovrà essere sciolto nelle prossime settimane in casa Napoli. La società azzurra ha diverse opzioni da poter eventualmente approfondire, a cominciare dal 26enne Bernd Leno. Il tedesco del Bayer Leverkusen è stato dichiarato cedibile ma alla giusta cifra dal suo club di appartenenza (sui 25 milioni di euro). Il divorzio con le ‘Aspirine’ sembra sicuro. Anche perché il ragazzo vorrebbe dare un colpo di spugna all’ultimo periodo, contraddistinto dall’esclusione un pò a sorpresa dalla lista dei convocati della Germania per i Mondiali. Leno intende rilanciarsi in un club più ambizioso, proprio quale è il Napoli. Ma non manca la concorrenza. In alternativa il ds azzurro Cristiano Giuntoli – che a Leno ha offerto un quadriennale da 1,5 mln a stagione più bonus – starebbe seguendo una pista tutta italiana.

Sirigu nome gradito ad Ancelotti

Sirigu – Getty Images

Piace infatti anche Salvatore Sirigu del Torino. Il 31enne di Nuoro ha già lavorato con Carlo Ancelotti, al Paris Saint-Germain nel 2012/2013. Inoltre il portiere della Nazionale è dotato di carisma, personalità, ottimi mezzi tecnici ed anche della giusta esperienza internazionale. Sirigu è integro fisicamente e sarebbe ben disposto a riabbracciare Ancelotti. Ovviamente la differenza di età importante farà si che il Napoli intraprenda le giuste valutazioni prima di compiere una scelta definitiva. Ma prendere Sirigu comporterebbe una spesa molto più esigua. Non si dovrebbe andare infatti al di là dei 10 milioni di euro da corrispondere al Torino. C’è da dire che le ultime stagioni per entrambi hanno avuto anche qualche basso. In particolare Leno ogni tanto ha fatto vedere qualche ‘papera’. Ma il valore di entrambi i giocatori non si discute. E Sirigu, che era dato in fase calante in carriera, ha saputo rilanciarsi molto bene in granata. Al punto da continuare ad essere considerato anche per la Nazionale.

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