Il presidente del Napoli conferma l’affare Verdi (“Abbiamo chiuso ieri sera”) e non forza Hamsik a restare. Poi parla del bilancio: “Siamo in rosso e non è mai capitato, ma questo significa che vogliamo vincere”.
Aurelio De Laurentiis parla del mercato del Napoli all’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’. Il presidente del club azzurro tocca anche diversi argomenti nel corso della sua intervista. Si comincia con una conferma: “Per Verdi è tutto fatto. Giuntoli ha chiuso con il suo procuratore e con il Bologna siamo d’accordo da tempo. Il ragazzo giocherà nel Napoli. Jorginho non andrà via. Il Manchester City ha offerto 45 milioni di euro più altri 5 di bonus, ma per noi è importante e non partirà”. Discorso diverso per Marek Hamsik. “Se vorrà andarsene in Cina non gli diremo di no, gli daranno moltissimo. Ancelotti valuterà la rosa in ritiro dal 10 al 31 luglio a Dimaro, poi giocheremo delle amichevoli. Il 4 agosto ad esempio ci sarà un banco di prova importante col Liverpool”.
De Laurentiis fa una riflessione sull’attuale reparto offensivo. “Ad oggi in attacco abbiamo Milik, Mertens, Insigne, Callejon, Inglese, Ounas, Ciciretti, il giovane Vinicius e Younes. Quest’ultimo è stato regolarmente convocato per il ritiro. È una gran bella risposta a coloro che affermano che io non voglio vincere”. De Laurentiis aggiunge a questo proposito una osservazione. “Voglio fare presente ai miei detrattori che quest’anno il Napoli andrà in passivo di 15 milioni e che quasi mai questa cosa si era verificata nei 13-14 bilanci passati. Andare in rosso per me rappresenta una macchia, ma affronteremo questa situazione e ne usciremo al meglio”. Sulle coppe europee, De Laurentiis dice: “Sono molto importanti per me. Le competizioni internazionali assumono un valore fondamentale non solo per il Napoli ma per tutto il calcio italiano”.
Ancelotti per De Laurentiis è “la chiave di accesso alla nostra crescita internazionale. Lui intende conservare l’80% della rosa attuale, la ritiene di ottima qualità. Cerchiamo un portiere, un terzino, un centrocampista ed un laterale offensivo”. De Laurentiis parla anche di Sarri: “Non è certo prigioniero del Napoli. Se qualcuno che lo vorrà assumere si presenterà per trattare con noi, parleremo volentieri. Io non sono vendicativo e Sarri avrà sempre la mia riconoscenza. Con lui sono sempre stato educato e ha sempre avuto il mio sostegno. Però se tu ha un contratto con me per altri due anni e pubblicamente fai capire di avere dei dubbi dicendo “Non so se resto, non so se la società saprà tenere i migliori, nella vita meglio finire quando si è sul più bello”, allora cosa devo pensare? Questi erano segnali di sfiducia ed anche un modo di disattendere agli obblighi contrattuali in grado di arrecare dei possibili danni al Napoli. Non ero obbligato a rinegoziare un contratto già scritto e deciso. Anche se da gennaio in poi l’ho fatto per diverse volte. A fine marzo ho offerto a Sarri tre anni e mezzo di contratto con la Champions e due e mezzo con l’Europa League, più bonus”.
Sui 91 punti finali: “Abbiamo centrato il record di punti di tutti i tempi in Serie A. Tuttavia non era un biettivo societario ma un traguardo personale. Per me era meglio un secondo posto a 81 ma con una progressione nelle coppe europee. Io voglio vincere, sono un imprenditore e per riuscire a centrare dei traguardi sportivi c’è bisogno che il fatturato cresca. Non esistono altre strade. E le competizioni internazionali sono il solo modo per farcela. Il Napoli al primo anno in Serie A era al 515° posto nel ranking mondiale. Oggi è 16°. E questo grazie alle tante partecipazioni consecutive alle coppe europee. Io sono anche membro dell’Eca, il club che racchiude le maggiori società della UEFA – ricorda De Laurentiis – e lì curo marketing e comunicazione. Impensabile che quindi non voglia fare strada nelle competizioni estere. Guardate la Roma: ha portato a casa 90 milioni nel suo percorso in Champions League”.
De Laurentiis aggiunge anche: “Sarri non ha mai partecipato al mercato. L’unica eccezione si ebbe quando suggerì l’acquisto di Maksimovic dal Torino. Che poi non ha quasi mai giocato”. ADL ha spesso criticato la gestione della rosa da parte dell’ex allenatore. E presenta un esempio in proposito: “Quando Ghoulam si è fatto male, Mario Rui ha dovuto impiegare un pò di tempo per sostituirlo degnamente. Poi abbiamo Rog e Diawara, elementi dotati di grosso potenziale. Il guineano aveva fatto un anno fantastico, nella stagione da poco conclusasi invece ha giocato poco”. E poi c’è Zielinski. “Il suo procuratore a marzo ci ha chiesto perché volessimo prolungargli il contratto, confrontando il suo impiego con quello di Hamsik. Piotr ha giocato un terzo delle partite del capitano”. Infine su Castel Volturno: “Sto presiedendo personalmente i lavori di ristrutturazione. Entro due mesi e mezzo avremo finalmente un centro tecnico all’altezza”.
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