Reina sul Napoli – L’ormai ex portiere degli azzurri in un intervista svela alcuni retroscena legati al so trascroso nel club campano.
L’ex portiere del Napoli, Pepe Reina, ha rilasciato alcune dichiarazioni in una lunga intervista concessa al quotidiano spagnolo AS. L’estremo difensore ha parlato a ruota libera del suo vissuto napoletano, a cominciare dai presunti rapporti con esponenti della camorra: “Deferimento? Sono molto tranquillo, andrà tutto bene. Chi mi conosce, sa che non ho nulla a che fare con quel mondo. Ho conosciuto tante persone a Napoli, ma non posso sapere di cosa si occupano 300 amici nella loro vita privata”. Lo Spagnolo ricorda anche i primi momenti in azzurro e la chiamata di Benitez: “Lui arrivò a Napoli e iniziò a chiamarmi varie volte. Io ero al Liverpool, stavo per rinnovare e non avevo intenzione di andar via. Poi arrivò Mignolet e il progetto di Rafa era una grande opportunità”.
Riferendosi alle parole di De Laurentiis sul campionato (da lui definito falsato), commenta: “Prima di tutto sottolineiamo il grandissimo campionato del Napoli, arrivato a 91 punti. La Juve ne ha fatti di più e bisogna farle i complimenti. Credo nella buona fede degli arbitri, ma va anche detto che a livello societario la forza dei bianconeri è imparagonabile a quella delle altre squadre”. Su Carlo Ancelotti, novo tecnico del Napoli, invece dichiara: “Vincere qualcosa? Lo spero, ma finché la Juve investirà come sta facendo sarà difficile strapparle il trono”.
Sarri, come lui, lascerà la squadra. Reina, nella sua intervista, lo ha omaggiato in questo modo: “Il suo gioco uno spettacolo. È grazie a lui che il Napoli ha battuto ogni suo record in questi tre anni e che ha trovato un grandissimo gioco. Siamo persone simili, preferiamo dirci le cose in faccia, anche litigando se necessario. La nostra è stata una relazione padre-figlio: gli voglio bene e anche io gli sarò per sempre grato. Sarri al Real? Lo consiglierei a qualsiasi squadra al mondo, per le sue idee calcistiche e per il suo lavoro maniacale”.
Poi, il poritere destinato al Milan svela un retroscena di calciomercato: “Quando decisi di andarmene? Un anno fa. Il PSG mi fece un’offerta, ma il Napoli la rifiutò: sarebbe stato facile, nell’estate dei ‘certificati medici’, cercare un modo per forzare la cessione, ma avevo fatto un patto-scudetto con i miei compagni e decisi di accettare la decisione del club”.
Circa i suoi difficili rapporti con De Laurentiis, invece, dice: “Ha un modo di gestire il club che rispetto, ma ci sono cose sulle quali non siamo d’accordo. Abbiamo due personalità forti e idee diverse”.
Infine, sulle sue quattro stagioni in azzurro fa un resoconto del meglio e del peggio: “Il meglio è l’affetto che un popolo intero ha donato a me e a tutta la mia famiglia. Il peggio è essermene andato senza realizzare il sogno che questa gente ha nel cuore. A Napoli si piange due volte? Vero. Arrivi e ti trovi davanti una realtà totalmente diversa. Quando vai via, però, ti manca tanto”.
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