Dalla festa d’addio all’ultima gara al ‘San Paolo’. Pepe Reina è ormai un ex giocatore del Napoli e tutto lascia pensare che a breve ci sarà la firma con il Milan di Mirabelli e Fassone. Intanto su di lui pesano accuse pesanti, dalle quali ha voluto difendersi, intervistato da ‘Il Mattino’. Non è l’unico argomento trattato, con il portiere spagnolo che varia tra temi in campo e fuori: “Da giorni si parla di me sui giornali ma non mi ritengo una persona coinvolta in certi ambienti. Anche i miei genitori in Spagna hanno saputo che mi associano a fatti di camorra. Non ho avuto alcun rapporto con clan, boss o altri soggetti in odore di camorra“.
ESPOSITO – “Mi vennero presentati al mio arrivo a Napoli da Paolo Cannavaro. Credevo fossero imprenditori. A Napoli mi saranno state presentate 300 persone circa. Mi fu detto che erano sponsor del Napoli, perché non avrei dovuto fidarmi. Centro scommesse? Non ci sono mai entrato“.
Napoli-Juventus, Reina e il sogno scudetto
Dalla cronaca al campo, dove la Juventus ha festeggiato il suo settimo scudetto consecutivo, lasciando il Napoli al secondo posto, a meno quattro punti. Reina dice la sua, intervistato dal ‘Corriere dello Sport’: “Ci siamo andati vicini e avremmo voluto vivere insieme quell’emozione. Si è creato un sentimento tra noi e i tifosi, che avrebbe meritato la più indimenticabile delle conclusioni: “Firenze? La Juve ha vinto lo scudetto a San Siro. Sono stati più bravi di noi, non solo in campo. Rappresentano una società potente e forse in Italia solo Milan e Inter hanno quella forza“.
NAPOLI – “Io e la mia famiglia ci siamo innamorati di Napoli, delle sue bellezze e della sua gente. Io non so fingere e loro mi hanno toccato il cuore. Napoli non si libererà facilmente di me…“.
ADDIO – “Posso capire un club che decide di non rinnovare un portiere di 36 anni. E’ una filosofia aziendale che va rispettata. I miei rapporti con il club però non erano più idilliaci. Sarri? E’ stato paterno con me. Ha sempre messo la faccia per me e gli dovrò gratitudine. Gli auguro tutte le fortune che merita“.
MILAN – “Ho avvertito stima e credo sia una gratificazione prepararsi all’addio al calcio in uno dei club più titolati al mondo. Non so come vivrò il ritorno a Napoli da avversario, ma mi emozionerò, come ogni volta che ho messo piede al San Paolo“.