Il presidente Aurelio De Laurentiis a tutto tondo: il futuro di Sarri, del calcio europeo e del suo Napoli, con un occhio allo stadio San Paolo.
Un fiume in piena Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli che, presente a Roma, ha avuto modo di parlare del passato e del futuro del suo Napoli, così come del calcio europeo in continua evoluzione. “Mi piacerebbe cancellare la Champions e fare un campionato europeo con le 20 squadre che hanno fatto meglio, con gironi di andata e ritorno e partite da giocare il mercoledì e il giovedì. Mentre il sabato e la domenica si giocherebbero i campionati nazionali”, le parole del patron azzurro. “Pensate che bello avere dal martedì al giovedì la competizione in Europa e il sabato e la domenica quella nazionale. Però quest’ultima non può essere con 20 squadre, non si può fare. Se la Lega di Serie A proverà prossimamente a ridurre il numero di club? Vi dico questo, con Lotito c’è una sola divergenza: entrambi vogliamo ridurre, lui però vuole attuare la politica dei piccoli passi e scendere a 18, io dico invece che nel 1986 eravamo 16 e dobbiamo tornare ed essere 16”.
Non poteva mancare, ovviamente, il riferimento allo stadio San Paolo. “Non posso fare la figura del pezzente in Europa. Quando il Manchester City o il Real Madrid vengono qui posso fare per loro una cena da sogno, ma è un po’ di fumo negli occhi e non basta”, ha continuato De Laurentiis. “Siccome i soldi sono messi a disposizione dalla Regione io sono andato da Vincenzo De Luca per dirgli “capiamo cosa fare perché non posso fare figura pezzente in Europa”. La Legge sugli stadi inapplicabile. L’ha fatta Nardella, che ora è sindaco di Firenze, e non porterà nessun stadio alla riqualificazione. Se dovessi fare uno stadio con queste leggi mi rifiuterei. Cercherò di costruire uno stadio che sarà un gioiello di 30mila posti non con sediolini, vengo dal cinema e credo che si debba stare comodi. Con schermi alti 150 metri per la moviola – ha sottolineato – così ci divertiremo. E con un terreno di gioco che possa slittare verso esterno e far venir fuori una piattaforma per i concerti”.
Poi la domanda sul futuro di Maurizio Sarri, vero e proprio argomento centrale del mondo Napoli. “Lo sapevo che volevate farmi questa domanda, se Sarri resta lo vedremo…”, ha aggiunto ADL. “L’attaccante da 20 gol è Orsato? Sugli arbitri ho sempre sostenuto che non dovrebbero essere non nella Federcalcio e nè avere diritto di voto, perchè si comportano come una casta. Dovrebbero essere dipendenti italiani della Lega Calcio, che dopo il terzo errore vengono espulsi per tre anni, così ci pensano due volte, pagati profumatamente da noi. Alla moviola dovrebbero andare non degli arbitri ma dei tecnici”.
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