Dopo l’incontro di ieri, Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri sono destinati al momento della verità. Il tecnico toscano è atteso dalla società.
Il primo incontro c’è stato, ora però si farà sul serio. Maurizio Sarri e Aurelio De Laurentiis, dopo il primo faccia a faccia decisivo di ieri, si sono riavvicinati, ma l’idea del Presidente azzurro era un’altra. come confermato dall’odierna edizione de Il Mattino, De Laurentiis avrebbe voluto già rivedere il tecnico oggi, magari domani perché sarà ancora a Napoli. ADL voleva arrivare alla cena di questa sera dando l’annuncio che la squadra non vede l’ora di sentire. Non è detto che oggi Sarri sciolga le riserva, magari lo farà ma al momento è ancora un «ni» che è pur sempre meglio di un rifiuto ad andare avanti. Sarri ha concluso rapidamente la riunione perché non aveva alcuna intenzione di saltare la seduta di allenamento del pomeriggio del suo Napoli: era già stato messo in allerta il vice Calzona, ma Maurizio ha guardato l’orologio e ricordato a tutti che quello del pomeriggio era un allenamento importante per cominciare a parlare della gara con il Crotone. Sembra una scusa, detta così: ma non lo è. D’altronde, non è un caso che la squadra sarà in ritiro sabato sera proprio per preparare al meglio l’ultima partita della stagione.
Sarri pensa al futuro: contratto e calciomercato sul tavolo azzurro
Dunque, non è detto che qualcosa non possa accadere in queste ore: il Napoli ha messo sul tavolo la propria offerta, De Laurentiis ha scoperto le carte. Ora tocca a Sarri rispondere, anche pensando con insistenza alle eventuali mosse da portare avanti sul calciomercato estivo. L’incontro di ieri è stato importante per stemperare gli umori. C’era il rischio di una cena da separati in casa, ma c’è da pazientare ancora. E paradossalmente Sarri sembra quasi essere contento della cosa. Ma non è il momento di tirare più di tanto la corda: perché è arrivato il momento di sciogliere le riserve. Se vuole restare accetti la sfida azzurra, per provare ad andare all’assalto dello scudetto senza aver timore di poter finire quinto o di non poter più conquistare 88 punti.