Napoli, addio Sarri – Gli azzurri perderebbero un grande valorizzatore: la crescita della rosa in questi anni è tutto merito del tecnico toscano.
Il Napoli, in questi 3 anni di guida tecnica di Maurizio Sarri, ha battuto record su record e posto nuovi traguardi. Quest’anno, giusto per dirne una, gli 88 punti fin’ora raggiunti segnano la storia del club ma non solo: solo in altre due occasioni, con questo punteggio, gli azzurri non si sarebbero laureati campioni. Ma c’è da fare i conti con una Juventus che non molla mai la presa sul campionato e continua a vincere scudetti su scudetti. E allora il progetto azzurro potrebbe prevedere un cambio di rotta con l’addio dell’ex Empoli e l’arrivo di un nuovo allenatore che riesca a portare a casa i risultati sperati. Ma, chiunque arrivi, in caso di addio dell’attuale guida tecnica i partenopei perderebbero un gran valorizzatore.
Addio Sarri, con lui enorme crescita anche economica
Quella che è mancata a Sarri è ‘soltanto’ la vittoria di un titolo. Nel suo triennio il club ha davvero superato i suoi limiti e con una sua partenza si potrebbe buttare via molto. E’ lui il vero valorizzatore della rosa azzurra, nonostante le critiche di cattiva gestione della stessa. Grazie al suo polso fermo calciatori come Koulibaly e Jorginho, che con Benitez non avevano affatto brillato, hanno ritrovato una nuova luce. Per non parlare del nuovo ruolo scoperto a Mertens e della crescita enorme di Lorenzo Insigne. Lo stesso Higuain, con il toscano in panchina, ha vissuto la sua migliore stagione dal punto di vista realizzativo. Così facendo sono aumentati anche i valori di questi stessi calciatori ed ora, economicamente, gli azzurri sono al 13esimo posto in Europa per valore della rosa. Ecco perchè un suo eventuale addio significherebbe dilaniare un patrimonio costruito con fatica: insieme all’allenatore potrebbero infatti andare via dal Napoli alcuni dei suoi attuali pupilli.