L’accostamento Benitez Napoli era stato fatto negli ultimi giorni qualora Maurizio Sarri dovesse lasciare (come sembra) la panchina azzurra. Ma lo spagnolo, reduce dal bel 3-0 rifilato ieri dal suo Newcastle contro il Chelsea (squadra con cui vinse l’Europa League nel 2012/2013), ha chiuso a qualsiasi idea di tornare ad allenare il Napoli. Ai colleghi di CalcioNapoli24 ‘Rafa’ ha elogiato le componenti del gruppo azzurro che hanno permesso alla squadra di maturare il record di maggior numero di vittorie e di punti conseguiti in un campionato nella storia del club. “Ci sono tanti giocatori che stanno insieme da 5 anni. Questo è indubbiamente un grosso vantaggio, in campo ci si capisce al volo e si gioca a memoria. Ed anche a livello umano il gruppo ne trae beneficio. Sarri poi con il suo lavoro è riuscito a perfezionare il tutto. Anche se il Napoli non ha vinto lo scudetto è stato comunque in grado di migliorarsi“.
Quando c’ero io in panchina siamo riusciti a togliere un titolo alla Juventus (la Supercoppa Italiana 2014, ndr). I bianconeri sono forti e dotati di maggiori mezzi. Il mercato di entrambe le squadre di conseguenza è diverso. La Juve riesce sempre a migliorarsi dai suoi acquisti, per il Napoli invece è diverso. Bisogna rischiare in questo senso. Come si batte la Juventus? Rasentando la perfezione, al Napoli è mancato giusto quel qualcosa per poter prevalere sui bianconeri. In particolare quando c’è pressione, chi ha la mentalità vincente riesce a non farla pesare troppo”. Ma Benitez Napoli è stato anche un bel passato. È lo stesso allenatore spagnolo a ricordarlo. “Sono stati due anni molto belli lì, con altrettanti trofei vinti. E mi fa piacere che la gente serbi un buon ricordo di me. Il mio Napoli giunse in semifinale di Europa League col Dnipro, uscimmo a due passi dal titolo. Quando vinsi la coppa col Chelsea invece le partite stagionali furono ben 69”.
“Alla fine sono del parare che per vincere nel calcio bisogna seguire con convinzione una idea”, dice lo spagnolo. “Anche se a volte i tifosi questo non lo capiscono. Giocare le coppe ed arrivare il più avanti possibile comporta delle ripercussioni in campionato. Poi arriva qualche inevitabile errore, le critiche ed a volte si fa più difficile per la squadra concentrarsi. Invece bisogna anche saper rischiare”. Sul futuro: “Ho sentito di un mio possibile ritorno, ma con De Laurentiis non mi sono incontrato. Sono il manager del Newcastle e sto trattando per il rinnovo. La dirigenza apprezza il mio lavoro e mi ha proposto un contratto pluriennale. In più qui ho modo di restare accanto alla mia famiglia”.
Il manager iberico conclude: “È anche per questo che sono tornato in Inghilterra, scegliendo di allenare il Newcastle anche in Championship. La mia priorità è restare qui”. Su un possibile approdo di Sarri in Premier League: “Non è mai facile per nessuno all’inizio. Ci sono tante cose da capire, è tutto molto diverso. Di bello c’è però che il lavoro dell’allenatore viene apprezzato di più, a differenza di Spagna ed Italia. Quando approdai sulla panchina del Liverpool mi diedero tre anni di tempo prima di vincere qualcosa. Una cosa impensabile in Serie A o nella Liga. Lì devi trionfare alla prima stagione, se non anche alla prima settimana”.
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