L’arbitro Gavilucci sospende il match al minuto 30 del secondo tempo tra Sampdoria e Napoli per i cori discriminatori. Già Maurizio Sarri nella prima frazione di gioco si era lamentato con il quarto uomo. Dopo diversi richiami dall’altoparlante il direttore di gara ha deciso di fischiare la sospensione momentanea.
La partita, poi, subito è ripresa con il presidente Ferrero sceso in campo per parlare con i tifosi blucerchiati. Dopo alcuni minuti di pausa l’arbitro Gavilucci fa riprendere così il gioco con il Napoli che vuole chiudere definitivamente i conti. Ancora una volta la Serie A deve affrontare problemi di questo genere che faranno così il giro del mondo nelle prossime ore. Nel 2018 è inconcepibile assistere a cori discriminatori contro il Vesuvio e contro la città di Napoli.
È INACCETTABILE che in tutti gli stadi d’Italia ogni domenica Napoli debba stare sulla bocca di questi razzisti di merda. E nessuno fa niente. Il calcio non c’entra. Napoli merita rispetto!
— Anna Trieste (@annatrieste) 13 maggio 2018
Sampdoria-Napoli, il gol di Albiol chiude i conti
Passano due minuti dalla ripresa del gioco e il Napoli raddoppia con Raul Albiol, ancora una volta da uno schema di calcio d’angolo. Gli uomini di Sarri continuano così a mostrare la bellezza del loro calcio arrivando a superare il record dello scorso anno e collezionando 88 punti dopo 37 giornate di campionato. Dopo il gol del momentaneo 1-0 siglato da Arek Milik, appena entrato al posto di uno spento Mertens, il Napoli riesce a concretizzare le numerose occasioni da rete create durante l’intero match contro la Samp.
La vergogna dei reiterati cori razzisti dei tifosi di @sampdoria che costringono il presidente @unavitadacinema a scendere in campo per fermarli è un'altra pagina nera del calcio italiano.
— enrico varriale (@realvarriale) 13 maggio 2018