San Paolo De Magistris – Il sindaco di Napoli in radio parla dello stadio: “Tornerà a splendere. ADL? Aspettiamo le scuse”.
Durante la conferenza stampa di presentazione del ritiro di Dimaro, Aurelio De Laurentiis ha parlato un po’ di tutto. Anche di stadio, questione sulla quale ha avuto parole al veleno per il sindaco di Napoli De Magistriis: “le Universiadi hanno procedure accelerate, si sono fatti i calcoli per fare l’assist al fratello del sindaco che deve fare i suoi concerti, per questo cominciano più tardi i lavori. I lavori devono cominciare il 21 maggio, facile fare il populista con la maglia azzurra solo quando la squadra vince, per farsi belli con i tifosi. Bisogna tirare la corda dalla stessa parte, altrimenti vediamo chi è il più forte”.
Il primo cittadino della città, ha prontamente risposto agli attacchi del patron del Napoli in questo modo: “Dispiace che ogni volta che il presidente De Laurentiis non sa cosa dire eserciti l’insulto verbale nei confronti nostri. Riteniamo che in questo momento la città di tutto abbia bisogno, tranne che del rancore, della volontà di dividere e di non contribuire a portare a casa risultati storici per la città. Proprio mentre il presidente esterna, stiamo portando a casa un risultato che la città non aveva mai ottenuto, ossia un finanziamento che consentirà di far tornare il San Paolo nello splendore che merita, completamente ristrutturato, con soldi e tempi certi, senza che questo crei difficoltà alla squadra o nocumento ai tifosi. Si farà in modo che non ci siano difficoltà. Se qualcuno ha altri binari noi non ne abbiamo e si perderà questo finanziamento”.
San Paolo De Magistris – Il sindaco: “Aspettiamo le scuse di ADL”
De Magistris ha poi continuato sulla diatriba con il presidente del Napoli: “Afferma anche diverse cose dal contenuto diffamatorio. In questo momento non ne parlo, è materia giudiziaria, i concerti non c’entrano, è un unico concerto del 7 giugno per Pino Daniele che non incide sui lavori e non c’entra mio fratello. Continueremo nella nostra azione perché amiamo la città ed il San Paolo e non possiamo vederlo così. Non dico che ci saremmo aspettati l’applauso, ma che domani almeno leggeremo le scuse del presidente e si sarà trattato solo di un colpo di sole”.