Stavolta probabilmente la corda si spezzerà del tutto. De Laurentiis contro Sarri. Una corda tirata, tirata e tirata per tanto tempo, con lo strattone finale che farebbe perdere la pazienza anche ad un santo. De Laurentiis si scaglia contro Sarri e gli lancia accuse frontali, gratuite, immotivate se non per la ragione di voler dare il primo schiaffo. Per giunta senza uno straccio di autocritica, lui che mai come quest’anno forse è stato la vera, grande zavorra di questo Napoli. Un mercato assolutamente inadeguato, a partire dall’estate quando sono arrivati soltanto due calciatori (Mario Rui e Ounas, ndr) e sono rimaste nella rosa delle falle enormi, sottolineate a più riprese dallo stesso Sarri. Poi il replay a gennaio, con la figuraccia Verdi e quella, ancora più barbina, per Politano. Ma è sempre De Laurentiis contro Sarri. E mai, quasi mai Sarri contro De Laurentiis.
Proprio l’allenatore, che passa per “cafone” e poco avvezzo alla diplomazia, è riuscito invece sempre a venirne fuori con ironia e sarcasmo, rispondendo sempre con eleganza ad alcune uscite che invece proprio eleganti non erano. Ripercorriamo quelle dell’ultimo anno, alcune delle quali davvero clamorose. De Laurentiis vs Sarri. Purtroppo l’ultimo atto.
De Laurentiis vs Sarri: uno scontro unilaterale. Finora…
Il più incredibile attacco di De Laurentiis a Sarri è stato sicuramente quello di Madrid. Il Napoli non gioca benissimo, è vero, ma si porta in vantaggio e comunque tiene testa a un’avversaria che poi successivamente dimostrerà di essere ben più forte di così, rifilando quattro palloni alla Juventus. Ma DeLa non ci sta e a fine partita (3-1 a Madrid, ndr) attacca così: “Quando si è una squadra giovane bisognerebbe mettere da parte la presunzione. Ci è mancata “a cazzimma”. Le scelte dell’allenatore? Posso non condividerle, ma me lo tengo per me”. Una bordata inutile, gratuita, in un momento in cui il Napoli non stava certo deludendo.
Così come non stava deludendo quando De Laurentiis ha attaccato Sarri a più riprese sul mancato impiego di alcuni calciatori. Poco prima dell’ultimo mercato di gennaio: “Comprare per comprare serve a poco, se poi chi compro non gioca. Se troviamo sul mercato qualcuno che può fare la differenza lo prendiamo, altrimenti stiamo bene così”. Non stavano bene così: i tentativi per Verdi e Politano lo dimostrano. Tentativi falliti, e non certo per colpa di Sarri. Poi gli ultimi tempi, con le frecciatine sul rinnovo (“L’offerta c’è, se vuole sa dove trovarmi”) e quest’ultimo, immotivato attacco di ADL a Sarri. Che stavolta potrebbe non restare “impunito”. In fondo, se davvero va via, Sarri cos’ha più da perdere?