Massimiliano Allegri stavolta non riesce a celare tutto il proprio malumore. La sconfitta dei suoi in Juventus-Napoli ha toccato un nervo scoperto.
Il post-partita di Juventus-Napoli ha fatto emergere tutti i limiti caratteriali dei bianconeri. Allo stesso modo di quanto era accaduto pochi giorni prima contro il Real Madrid. Ed a mostrare segni di nervosismo alquanto significativi è stato questa volta Massimiliano Allegri. L’allenatore dei bianconeri, che spesse volte si è divertito a commentare le opinioni altrui, in particolar modo di casa Napoli, ha mostrato questa volta un atteggiamento poco coerente ed anche altrettanto poco rispettoso nei confronti dei colleghi. Sabato pomeriggio, alla vigilia di Juventus-Napoli, Allegri aveva detto che una partita a settimana “gli dava noia. Noi abbiamo bisogno di giocare sempre per poter dare il meglio, è così in una squadra di campioni”. Nel post-partita però sembra aver cambiato decisamente idea. Il livornese ha ricordato che la sua Juve da “4 anni gioca 57 gare a stagione. E questo a livello mentale è un dispendio di energia enorme. Invece ‘quegli altri’ a dicembre hanno già finito”.
Allegri, ma che dici?
Quali sarebbero “quegli altri”? Non certo il Napoli, che in Europa ci è rimasto fino a quasi marzo dando prova di impegno e caparbietà contro avversari come il Manchester City, nonostante lo stesso Sarri abbia ammesso che l’approccio dei suoi giocatori gli era parso diverso e più d’impatto in campionato. Ma il Napoli da anni si qualifica consecutivamente per le coppe continentali, diventando praticamente una presenza costante in Champions League. E fra gli “altri” citati da Allegri non possiamo annoverare né la Roma, che ha fatto più strada della Juventus giungendo alle semifinali della massima competizione europea per club (stasera c’è l’andata col Liverpool), né tantomeno il Milan e la Lazio, eliminate soltanto a metà marzo ed inizio aprile dall’Europa League.
Una mancanza di rispetto verso i colleghi
Allegri mostra molto poco rispetto del lavoro dei suoi colleghi, che mai si sono permessi di tirare in ballo il suo operato in questo modo. Ma in questo periodo in cui la Juventus sta finalmente rimediando risultati direttamente proporzionali al suo discutibile metodo di gioco, non c’è evidentemente modo per pensare di porsi con stile. Ma cosa aspettarsi da un individuo che ha affermato che “Juve-Napoli è stata una gara brutta da parte di entrambe le squadre“? Molto meglio un Sarri che risponde a tono agli insulti di certi juventini per poi andare a spiegare alla televisione di aver fatto questo per un buon motivo: “Ci hanno detto di tutto perché siamo napoletani“. Senza mostrare incongruenze ed incoerenza. Adesso la Juve è nervosa ed il Napoli vola sulle ali dell’entusiasmo. E bisogna che le cose vadano avanti così per un mese ancora.