Milan-Benevento termina con l’incredibile vittoria dei campani che nonostante lo 0-1 di San Siro retrocedono matematicamente dopo meno di 24 ore in seguito alla vittoria del Crotone. Vigorito già pensa al futuro.
Ciao Benevento, arrivederci a presto. Termina ufficialmente la prima avventura del Benevento in Serie A, ma termina nel modo più onorevole. La vittoria di San Siro contro il Milan sarà un bel ricordo che resterà nella memoria di tutti, un po’ come il gol di Brignoli all’andata. Adesso le ultime 4 partite per i giallorossi saranno utili solo per qualche altra bella soddisfazione. Ma all’inizio dell’anno qualcosa si è inceppato ed ha portato ad una retrocessione ormai inevitabile. Ma che cosa è andato storto? Ne ha parlato Oreste Vigorito a Radio Anch’io Sport, analizzando i problemi della sua squadra: “Sapevamo sarebbe stata durissima – dice Vigorito – semplicemente non eravamo pronti. Ci voleva qualche anno di esperienza in B prima di salire in Serie A. Ma se le ultime tre sono quasi sempre le neopromosse evidentemente c’è qualcosa che non funziona”. E poi i progetti per il futuro: “Costruirò una squadra in grado di fare un buon campionato – continua Vigorito – poi se arriva la promozione ben venga, ma sarebbe stupido puntare a risalire a tutti i costi: rischiamo di tornare subito in Lega Pro”. Idee chiare e programmazione. Il Benevento vuole diventare grande, ma forse è meglio farlo a piccoli passi.
Vigorito, dopo la retrocessione in Serie B del suo Benevento ha continuato: “Siamo saliti sull’ultimo treno e abbiamo
fatto un viaggio ma in serie A non ci puoi arrivare di botto come
abbiamo fatto noi, in 12 mesi”. L’impresa di San Siro contro il
Milan non e’ bastata a evitare l’aritmetica retrocessione. In queste ultime giornate il Benevento proverà a togliersi qualche altra soddisfazione ma per la prossima stagione
Vigorito mette le mani avanti: Dobbiamo costruire quello che ci è mancato quest’anno, abbiamo tante risorse nella nostra provincia e bisogna arrivare in serie A quando sei pronto strutturalmente. Noi non lo eravamo e lo stesso errore non lo faccio. Diabate resta? Oggi stiamo pensando alla squadra del futuro fatta di persone che diventino giallorosse dentro e ci diano una mano a fare il campionato che meritiamo. Diabate’ è un ottimo atleta, un ragazzo splendido, ma è in discussione come tutti gli altri”.
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