WENGER ARSENAL ADDIO / La notizia è stata diffusa in mattinata e ha una portata decisamente clamorosa: Arsene Wenger non sarà più il manager dell’Arsenal. La società londinese ha confermato il tutto attraverso una nota ufficiale diffusa tramite i propri canali web. Nel comunicato si parla dell’intenzione di cambiare guida tecnica, nonostante Wenger sia legato al sodalizio del nord di Londra da un’altra stagione ancora. Lui stesso in qualche riga striminzita ha aggiunto che “quello di adesso è il momento ideale per farmi da parte e rassegnare le dimissioni”. Wenger allenava l’Arsenal dal 1° ottobre del 1996 e con la squadra ha attraversato momenti esaltanti ma anche rovinosi tonfi. In totale ha vinto tre Premier League e sette Coppe d’Inghilterra, perdendo poi una Champions League (contro il Barcellona nel 2006) ed altre finali nazionali. Wenger con l’Arsenal aveva anche affrontato il Napoli nella Champions 2013/2014.
Wenger addio Arsenal, i Gunners possono fiondarsi su Sarri
Proprio l’Arsenal potrebbe intrecciare la propria strada col Napoli, per quanto riguarda il futuro di Maurizio Sarri. L’allenatore di origini toscane è in trattative con Aurelio De Laurentiis per firmare il prolungamento del contratto. Gli azzurri non hanno alcuna intenzione di perdere la loro guida in panchina, visti i notevoli progressi raggiunti. Ma l’interessamento di altre squadre straniere nei confronti di Sarri resta alto: l’Arsenal fa parte del novero di club interessati al mister azzurro, assieme a Monaco e Zenit San Pietroburgo. E parliamo di società dotate, come il Napoli, di un potere di spesa importante, ed anche maggiore. La dimensione Arsenal per Sarri potrebbe essere la più indicata tra le tre per via della propensione ormai storica dei Gunners di saper sfornare giovani talenti. Cosa nella quale anche lo stesso Sarri è molto abile. In più a Londra ci sarebbero strutture ed una organizzazione societaria ad oggi certamente superiori rispetto a quelle del Napoli. Con Sarri ci sarebbe un altro candidato italiano, ovvero lo juventino Allegri.