Settantotto punti in trentadue partite. Comunque vada questo Napoli sarà nella storia, del club stesso e del campionato italiano. Sono numeri da scudetto, numeri che in altri campionati europei varrebbero il primo posto per distacco e sicuramente molto più alti di qualsiasi altra seconda classificata europea. Prima di quest’anno, il Napoli non ha mai avuto questo rendimento in Serie A: con 78 punti il 2017/18 ha staccato di otto lunghezze sia il 2015/16 che il 2016/17, entrambi a quota 70. Numeri migliorati, record di punti a un passo, ma tutto questo al momento sembra non bastare. Colpa anche di un parziale non all’altezza del cammino precedente. Forse è l’uscita dalle coppe o, più probabilmente, il gol di Dybala alla Lazio in pieno recupero, ma da Napoli-Roma in poi il ruolino di Hamsik e compagni è letteralmente crollato. La sconfitta con la Roma, tre pareggi e due vittorie, peraltro entrambe risicatissime. Nove punti in 6 partite contro i 16 della Juve, 12 se si allarga il conto anche alla gara di Cagliari, l’ultima del Napoli brillante. Un -7 pesantissimo oggi, un parziale che non tiene il passo non solo della Juve, ma anche delle altre: in un’ipotetica classifica delle ultime 6 giornate il Napoli sarebbe all’ottavo posto. Una classifica che ovviamente non indica nulla, se non lo stato di forma. Che a questo punto può dirsi quanto meno preoccupante.
Napoli, i numeri del calo: crisi in attacco per Mertens
Dati interessanti quelli che vengono fuori dopo aver salutato le competizioni europee. La squadra di Sarri era riuscita a tenere botta con il doppio impegno fino allo scorso febbraio: in 25 gare di Serie A giocate, erano stati raccolti 66 punti, con una media di 2,64 punti per gara. Media crollata dopo l’eliminazione di Lipsia: il Napoli non ha mai messo a frutto la sua freschezza, guadagnando 12 punti nelle ultime 7 gare giocate, 1,7 punti per partita. A denunciare il crollo fisico è soprattutto il momento dell’attacco. Mertens, Insigne e Callejon non vivono un periodo fantastico, ma è tutta la produzione offensiva del Napoli ad essere stata dimezzata. Nelle precedenti 25 gare, la squadra di Sarri era stata capace di segnare 55 gol, con una media di 2,2 gol per partita. Nelle ultime 7 uscite, invece, post-eliminazione, gli azzurri sono andati in rete 11 volte (ma cinque volte in una sola gara a Cagliari), collezionando 1,5 gol per gara.