Napoli-Chievo è una di quelle partite che possono segnare la stagione. Ed in positivo. I fattori in grado di far storcere il naso in verità non erano mancati. La manovra degli uomini di Sarri non è più la stessa di quella del girone di andata, così come sembra del tutto diversa rispetto al favoloso girone di ritorno dello scorso campionato. Il giro palla nel primo tempo della gara di ieri era apparso spesso inficiato da eccessiva lentezza, con solo qualche fiammata sporadica. A questo nel secondo tempo si è aggiunto un errore di misura da parte di Kalidou Koulibaly nel far ripartire l’azione da dietro. Il centrale senegalese è apparso eccessivamente svagato, proprio come in occasione della partita pareggiata come il Sassuolo. E da un suo passaggio sbagliato, mal controllato da Tonelli, era nato il vantaggio del Chievo al primo, vero tiro in porta degli scaligeri verso la porta di Pepe Reina. Il risultato era cambiato a secondo tempo inoltrato, e questo rende la rimonta del Napoli anche più importante, coi due gol segnati in zona Cesarini.
La vittoria ha ribaltato una situazione di generale scoramento, con il pubblico del ‘San Paolo’ che era giunto anche a fischiare gli azzurri e Lorenzo Insigne in particolare, mentre altri erano già andati via, anche per dinamiche legate al traffico attorno allo stadio. Un copione già visto in occasione della parte iniziale della stagione 2016, quando proprio il numero 24 di Frattamaggiore fece da bersaglio principale in un momento non facile. Ma al Napoli non si può imputare nulla dal punto di vista dell’impegno: nonostante i troppi punti persi nell’ultimo mese, contro Roma, Inter, Sassuolo e ieri col Chievo di occasioni ne sono state create e tutti i portieri avversari hanno ottenuto voti altissimi dalla stampa. Tra grandi prove dei vari Alisson, Handanovic, Consigli e Sorrentino, altre pecche in fatto di mira da parte degli azzurri ed anche la solita sfortuna con pali e traverse, il Napoli purtroppo ha dovuto cedere il primato alla Juventus. Che di contro continua a fare risultato pieno pur giocando male.
Ma aver battuto il Chievo negli ultimissimi istanti ha portato un pò di sconcerto nella Torino bianconera, dove già in molti si sfregavano le mani per un +7 che stava diventando concreto. Invece le distanze restano quelle dell’ultima settimana: 4 punti, con il Napoli che cercherà di accorciare ulteriormente questo divario in vista dello scontro diretto del prossimo 22 aprile. Il successo di ieri è come quello di Lazio-Juve ottenuto dai bianconeri con un solo tiro in porta e proprio negli ultimi secondi dell’incontro, dopo una gara di sofferenza. Sofferenza che nel caso del Napoli si era tradotta non nell’aver subito l’avversario – cosa che non capita mai – ma nella incapacità di concretizzare le tante occasioni da gol create. La determinazione ha fatto la differenza. C’è differenza anche in questo, e c’è da aspettarsi che in Juve-Napoli tra due settimane a soffrire saranno soprattutto i padroni di casa. Cosa già avvenuta all’andata, nonostante poi a vincere furono i piemontesi.
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