Archiviati gli impegni con le nazionali fino a fine campionato, la testa degli azzurri e di Maurizio Sarri è tutta rivolta a Sassuolo-Napoli di sabato ed al rush scudetto. Ci sono da giocare nove finali, come più volte ribadito proprio dai calciatori del Napoli. L’ultimo del coro è stato Dries Mertens durante il ritiro del Belgio. C’è chi teme che l’anno che porta ai Mondiali 2018 possa pesare psicologicamente su qualcuno e far si che, con l’approssimarsi di maggio, certi elementi si convincano a mettere tra le loro priorità lo stare attenti per preservarsi in ottica Coppa del Mondo. Ma in tutta onestà, la possibilità di vincere uno scudetto con il Napoli può valere davvero quanto un successo nella competizione iridata. Perché sarebbe una impresa altrettanto da giganti, oltre ad avere la consapevolezza di aver battuto la squadra più forte. Perché non c’è dubbio che la Juventus resti la favorita, per come sa vincere – fin troppo spesso – anche quando non lo meriterebbe. I bianconeri hanno due punti in più, ed in rosa si avvalgono di gente che di trofei ne ha vinti in carriera.
Ma tutto può succedere, ed il Napoli punta a sovvertire l’adagio per il quale è l’anno post-Mondiali quello delle sorprese. Gli azzurri sognano un successo adesso, e magari punteranno anche a ripetersi nel 2018/2019, sulla falsariga di quanto fecero a loro tempo la Roma (campione d’Italia nel 1982/83), lo stesso Napoli (il primo scudetto in assoluto giunse nel 1986/87) e la Sampdoria (tricolore nel 1990/1991). Ma i sogni di vittoria passano per il ‘Mapei Stadium’ prima di ogni cosa. Cronologicamente è Sassuolo-Napoli la prossima partita da affrontare e vincere, per superare almeno per qualche ora la Juventus. E sperare magari in un regalo del Milan. Ma c’è da scommettere che i neroverdi non si presenteranno in modalità ‘Scansuolo’ come più volte fatto contro i bianconeri. Specialmente nell’ultimo confronto di inizio febbraio, in cui gli emiliani furono sommersi per 7-0. L’ex obiettivo azzurro Politano ed i suoi compagni non spianeranno la strada agli azzurri.
L’anno scorso l’ex squadra della bandiera del Napoli, Paolo Cannavaro, impose il pari agli uomini di Maurizio Sarri, che si fecero rimontare l’iniziale vantaggio firmato Dries Mertens. La sconfitta fu evitata quasi all’ultimo da Arkadiusz Milik per il 2-2 finale. E con il Sassuolo ci fu il secondo mezzo passo falso nelle ultime 12 giornate della passata Serie A. Hamsik e compagni vinsero 10 partite e pareggiarono proprio con il Sassuolo e prima ancora con la Juventus. E non va dimenticata la prima partita in assoluto con Maurizio Sarri sulla panchina azzurra: era la prima giornata della Serie a 2015/2016, si giocava proprio un Sassuolo-Napoli. Ed i neroverdi vinsero 2-1 in rimonta. Il giocatore emiliano Mazzitelli (in gol per la prima volta in Serie A nel 2-2 dell’anno scorso) in settimana ha detto: “Fermeremo gli azzurri, lo scudetto andrà alla Juve”. Ricalcando in questo Cragno prima di Cagliari-Napoli 0-5. Ma verso i bianconeri nessuno parla mai allo stesso modo. Come già successo altre volte in questa stagione, il Napoli dovrà dimostrarsi forte anche e soprattutto con la testa prima ancora che con le gambe.
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