Var ancora al centro delle discussioni in serie A. Chi pensava che la tecnologia avrebbe cancellato di colpo le polemiche (parte integrante del calcio) si sbagliava di grosso. Le tanto amate/odiate discussioni da bar non moriranno mai.
Ennesima prova di tutto ciò è il tweet pubblicato quest’oggi da Fabio Ravezzani, noto direttore del gruppo Mediapason, con un vasto seguito sui social. Non ha usato mezzi termini, chiarendo come le fazioni anti-juventine non abbiano modo d’esistere: “Var stavolta pro Napoli. Non interviene per annullarne il gol, malgrado evidente fallo di Koulibaly su Spolli. Possibile anche espulsione di Kurtic a Ferrara non rilevata. I complottisti sono disorientati e silenti”. Tra i tantissimi commenti, c’è chi concorda con l’analisi, chi invece, pur di fede juventina, sottolinea come il tocco di Koulibaly sia troppo leggero per provocare un danno e conseguente fischio. La polemica Var però, come detto, prosegue, e non riguarda soltanto il Napoli. Negli studi ‘Sky’ ad esempio c’è chi sfrutta il ‘caso Lazio’ per tornare ad attaccare la tecnologia.
Var in serie A, Mauro ravviva la polemica
La crociata di Mauro contro il Var si era brevemente interrotta nelle ultime settimane ma, dopo la sfida tra Lazio e Bologna, l’ex Juve è tornato a parlare di come i display al posto degli arbitri di porta stiano danneggiano il nostro calcio.
L’opinionista ‘Sky’ ha addirittura ribadito l’importanza delle emozioni al di sopra degli errori. Un minuto o due d’attesa sono dunque impensabili, nonostante i tantissimi silent check di questo 2018: “Il Var è una ferita per il nostro calcio e non si rimargina. Uno sportivo non può restare ad attendere un minuto e mezzo, per poi capire se sia rigore o meno, se sia gol o meno. Un’emozione bloccata è molto più importante di una decisione giusta. Il Var è perfetto per situazioni oggettive come il fuorigioco, ma non dev’essere usato per calci di rigore e simili”.