Da fuggitivo ad inseguitore. Il Napoli si ritrova a quattro distanze dalla Juventus dopo il recupero della sfida tra i bianconeri e l’Atalanta. Quattro punti da recuperare ad una squadra che ha subito l’ultimo gol circa tre mesi fa. Zero gol subiti nel girone di ritorno, 14 vittorie in 15 partite, ma soprattutto dodici vittorie consecutive. Una corazzata, una macchina da guerra che sembra inarrestabile. Sembra. L’obiettivo del Napoli è restare lì, incollato, mettere fiato sul collo dell’avversario ed aspettare un passo falso. Lo sa l’allenatore Maurizio Sarri, lo sa il capitano Hamsik come dichiarato a Radio Kiss Kiss Napoli. Mancano dieci partite e in queste c’è uno scontro diretto apertissimo. Ed è proprio il primo scontro diretto il vero rammarico in questo momento. Il Napoli ha avuto la possibilità di sferrare il colpo del ko all’andata. Vincere al San Paolo e mettere sette punti di distanza dalla Juventus. Missione fallita, ma c’è ancora la sfida all’Allianz Stadium.
Napoli, contro il Genoa massima concentrazione
E poi la Juventus deve ancora affrontare due trasferte toste contro la Roma e l’Inter, proprio le ultime due squadre a fermare il Napoli e che hanno permesso ai bianconeri di conquistare la vetta. Tanti i punti in palio, ma non bisogna più abbassare la guardia a cominciare dal posticipo contro il Genoa. Un avversario pericoloso, fastidioso, da affrontare con massima concentrazione. L’arrivo di Ballardini ha scosso la squadra, diventata insidiosa e complicata da affrontare. Un ritmo da Champions fino a metà febbraio e poi il calo inevitabile, spesso anche per errori isolati o gol allo scadere, come avvenuto contro il Milan di Gattuso. La certezza di essere già salvi e ora la necessità di fare punti per allontanarsi dal vortice delle squadre in lotta per non retrocedere. I cugini genoani sono vivi e guai a sottovalutarli, chiedere a Lazio ed Inter battute a febbraio con personalità e qualità. Serve un Napoli perfetto, quello dei record, quello che sogna ancora il bottino grosso.
Giancarlo Colono