Il Napoli non alza bandiera bianca: tanti i fattori per crederci ancora

Lorenzo Insigne Napoli
Lorenzo Insigne ©Getty Images

Il Napoli è passato da +4 a -4 in classifica in soli 15 giorni rispetto alla Juventus. I bianconeri hanno ulteriormente allungato sugli azzurri al primo posto dopo aver battuto una inerme Atalanta ieri nel recupero della 26/a giornata. Gli stop contro Roma ed Inter, che hanno fruttato agli uomini di Maurizio Sarri un solo punto sui 6 disponibili, hanno messo fine ad una serie di 10 vittorie consecutive ed a settimane e settimane passate dallo stesso Napoli in qualità dei capolista della Serie A. Ma i fattori per avere fiducia nella lotta scudetto non mancano, e ci mancherebbe altro. Per Sarri non esiste altra alternativa che lottare, arrendersi adesso è fuori discussione. La squadra può e deve dire la sua, soprattutto in virtù dello scontro diretto che, se dovesse portare i 3 punti alla causa azzurra, potrebbe fare la differenza.

Napoli, vietato arrendersi: la lotta scudetto resta aperta fino alla fine

Poi ovviamente bisognerà vincere tutte le altre partite e sperare che la Champions League e la finale di Coppa Italia a due turni dal termine pesino in negativo per la Juventus. Che verso la fine del campionato avrà anche un calendario più complicato rispetto al Napoli. A Castel Volturno nessuno intende alzare bandiera bianca. Ed anche chi non ci sarà più l’anno prossimo come Pepe Reina sta contribuendo a tenere alto il morale e la voglia di centrare l’impresa. Lo spagnolo aveva incoraggiato lo spogliatoio al termine della sfida di Milano con l’Inter. Dall’Atalanta si sapeva che non sarebbero arrivati dei regali. Il Napoli è solo nella sua lotta e niente è già scritto.

 

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