È finito nell’occhio del ciclone, Maurizio Sarri, dopo il pari a reti bianche di Inter-Napoli e il nervosismo che ha contraddistinto il post partita tra telecamere Tv e conferenza stampa. “Il problema è che Sarri non sa neppure come si crea la fortuna di una società. Parla di budget, dice che non è ricco come la Juventus, senza sapere quello che dice”, dice a Sportitalia l’ex dg della Juventus Luciano Moggi a proposito del toscano. Moggi, che pure bene conosce la realtà napoletana, non crede alle ‘scuse’ addotte dal tecnico azzurro per la lotta scudetto, tra fatturati, ricchezze e obiettivi stagionali. “La Juventus non ha mai avuto bisogno dell’azionista, da quando la conosco io, anche nel periodo in cui c’ero io. Perchè si vincono i campionati, si vince la Coppa Italia, si va in finale di Champions. Cosa ne sa Sarri quanto si prende in Finale di Coppa dei Campioni? Lui ci è mai andato? Quest’anno è stato eliminato dalla Coppa Italia, dalla Coppa dei Campioni, dalla Coppa Uefa e tra poco potrebbe anche essere secondo in campionato”.
Napoli, Moggi non crede nella lotta scudetto con la Juventus
Al termine del campionato, però, mancano ancora dieci gare tutte da giocare, ed uno scontro diretto tra Juventus e Napoli che potrebbe valere la vittoria finale. “Ora Sarri è secondo in classifica, ma ci sono ancora 30 punti, quindi può succedere di tutto perchè il Napoli non è da sottovalutare”, ha aggiunto Moggi. “Qualche tempo fa ho detto che la Juventus avrebbe vinto il campionato, ma perchè conosco l’ambiente: la Juventus ha la cattiveria, dei giocatori che vogliono vincere per forza. Il Napoli si bea, si guardano allo specchio per quanto giocano bene. Mettere in campo dei giocatori che si beano nel farsi vedere che giocano bene è diverso da mettere in campo dei giocatori che vogliono vincere. Quel pallone che hanno dato a Insigne, lo danno a Dybala e a Higuain, è gol. Fino a quando Sarri starà al Napoli, il Napoli non vincerà niente, perchè i giocatori buoni a Napoli non ci vanno sapendo che c’è chi gioca titolare. Ormai è consolidato un undici al di là del quale lui non va, questo è il punto focale di tutta la discussione”.